Condannato a cinque anni di reclusione per peculato e abuso d'ufficio, era stato sollevato dal suo incarico e privato dei "diritti" da porporato

Anche Angelo Becciu è stato invitato alla prima congregazione dei cardinali che si è svolta questa mattina in Vaticano. Lo si apprende dalla Sala Stampa della Santa Sede che ha confermato che l’invito è stato rivolto a tutti coloro i quali hanno il titolo di cardinale.

Angelo Becciu: “Non esiste alcun impedimento”

“Non esiste alcun impedimento formale o giuridico alla mia presenza al Conclave tra gli elettori del nuovo Pontefice”: con queste parole il cardinale Angelo Becciu ha annunciato la sua partenza per Roma già ieri sera, interrotta bruscamente la permanenza a Pattada, in Sardegna, dove si trovava per il tradizionale periodo di riposo pasquale. La notizia della morte di Papa Francesco lo ha raggiunto nella sua terra, lasciandolo – come ha dichiarato a L’Unione Sarda – “profondamente colpito e sconcertato“.

“La morte, per quanto improvvisa, non può cancellare sette anni di stretta collaborazione, di scelte condivise ai massimi livelli della vita ecclesiale e di un’amicizia costruita giorno dopo giorno”, ha detto il porporato.

Angelo Becciu: “Intatte le mie prerogative”

La comunicazione ufficiale della Sala Stampa Vaticana ha incluso il nome di Becciu tra i cardinali “non elettori”, generando perplessità. Ma il diretto interessato ha precisato: “Richiamandomi all’ultimo Concistoro (quello nel quale è divenuto cardinale Arrigo Miglio, già arcivescovo di Cagliari e che accolse Bergoglio nella sua storica visita del settembre 2013) il Papa ha riconosciuto intatte le mie prerogative cardinalizie in quanto non vi è stata una volontà esplicita di estromettermi dal Conclave né la richiesta di una mia esplicita rinuncia per iscritto. L’elenco pubblicato dalla Sala Stampa non ha alcun valore giuridico e va preso per quello che è”.

Sette anni di collaborazione stretta e riservata hanno legato Becciu a Papa Francesco: “È un dolore enorme. Condividevamo ogni decisione, anche quelle più difficili, sempre in un clima di rispetto e sincerità, pur nelle inevitabili divergenze”.

Il rapporto incrinato con Papa Francesco

Quel rapporto si è incrinato bruscamente in seguito alla nota vicenda giudiziaria che ha coinvolto il porporato. “È stato un dolore ancora più grande vedere cambiare radicalmente il suo giudizio nei miei confronti. Ho vissuto quel momento come una prova della mia fede e della mia vocazione: donare la mia vita per il Papa e per la Chiesa. Mi consola sapere che ora vede tutto con chiarezza, nella verità piena dei fatti, senza più ombre né fraintendimenti”. 

Chi è Angelo Becciu e per cosa è stato condannato

Sardo della provincia di Sassari, 76 anni, Becciu nel 2020 viene sollevato dal suo incarico da Papa Francesco e privato dei “diritti” da cardinale, compreso il diritto di partecipare a un Conclave. La scelta è legata a un’indagine sui fondi della Segreteria di Stato e a presunte operazioni finanziarie opache, tra cui l’acquisto di un immobile di lusso a Londra.

Becciu è il primo cardinale nella storia a essere processato da un tribunale vaticano ordinario. Il procedimento si chiude a dicembre 2023 con una condanna a cinque anni e sei mesi di reclusione per peculato e abuso d’ufficio, oltre a una multa. La condanna, però, non è ancora definitiva: Becciu fa ricorso in appello e continua a professare la propria innocenza. La sua difesa insiste sul fatto che il processo sarebbe stato “politico”, influenzato da dinamiche interne al Vaticano. Qualora Becciu fosse riammesso i cardinali elettori sarebbero 136. 

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