Dopo il decesso di Papa Francesco, morto il 21 aprile all’età di 88 anni, avrà luogo il Conclave per decretare il nuovo Pontefice. Inutile fare nomi o indicare favoriti anche perché, come la storia insegna, spesso chi entra Papa in conclave ne esce cardinale. Però si può raccontare la suddivisione dei 135 cardinali elettori e cercare di capire che tipo di Papa sarà chi salirà sul soglio pontificio dopo Bergoglio.
Conclave, 110 cardinali su 135 nominati da Francesco
Per avere il nuovo Papa serviranno i voti dei due terzi dei 135 cardinali partecipanti al conclave, 91 voti in tutto. E, tra i porporati che voteranno, ben 110 sono stati nominati da Papa Francesco (23 da Papa Benedetto XVI e 5 da San Giovanni Paolo II). I numeri dicono dunque che la prossima riunione nella Cappella Sistina potrebbe avere come esito l’elezione di un Papa a trazione ‘Bergogliana’ e quindi in continuità con il corso impresso alla Chiesa dal Papa argentino.
La nazione più rappresentata è l’Italia
La nazione più rappresentata è l’Italia con 17 cardinali. Dietro l’Italia, ci sono gli Stati Uniti con 10 cardinali, poi il Brasile con 7. Queste le 3 nazioni più presenti. Tanti sono, invece, i Paesi del mondo che hanno un solo rappresentante. Facendo la divisione per continente, invece, il quadro è questo: i cardinali elettori europei sono 53, i latinoamericani sono 21, i nordamericani 16, gli africani 18, gli asiatici 23, i porporati dell’Oceania 4.
Chi sono i possibili successori del Papa
Continuità o sorprese? Ritorno al tradizionalismo o nuovi orizzonti? I recenti conclavi hanno regalato le sorprese delle elezioni di Karol Wojtyla nel 1978 e Jorge Bergoglio nel 2013. Il conclave del 2005, invece, è stato quello che ha avuto l’esito ‘atteso’ con l’elezione di Joseph Ratzinger. Ecco alcuni tra i possibili candidati.
- Matteo Maria Zuppi: Arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è considerato vicino alla linea pastorale di Francesco
- Pietro Parolin: Segretario di Stato vaticano dal 2013, anche lui rappresenta una figura di continuità istituzionale rispetto a Bergoglio
- Robert Sarah: Come in ogni conclave, c’è la suggestione del primo Pontefice africano della storia. In questo senso uno dei favoriti del continente africano potrebbe essere lui: guineano, classe 1945, nominato da Benedetto XVI nel 2010.