Lo ha annunciato su X il direttore di 'Iran human rights', Mahmood Amiry-Moghaddam

“Nella Repubblica Islamica è stata impiccata oggi Samira Sabzian, la sposa bambina in carcere da 10 anni per aver ucciso il marito”. Lo annuncia su X il direttore di ‘Iran human rights’, Mahmood Amiry-Moghaddam. “Samira è stata vittima di anni di apartheid di genere, matrimoni precoci e violenza domestica, e oggi è vittima della macchina omicida di un regime incompetente e corrotto – spiega Moghaddam – un regime che si sostiene esclusivamente uccidendo e instillando paura”.

Ali Khamenei e gli altri leader della Repubblica Islamica devono essere ritenuti responsabili di questo crimine. Come altre vittime della macchina delle esecuzioni del regime, Samira era tra i membri più vulnerabili di una società senza voce. Una campagna di una settimana non è stata sufficiente per salvarla. Dobbiamo lottare ogni giorno per salvare le migliaia di altre persone che rischiano di diventare vittime della macchina omicida per preservare la sopravvivenza del regime”, ha aggiunto Amiry-Moghaddam.

Amnesty: “E’ 18esima donna messa a morte nel 2023”

“Samira Sabizian come temevamo è stata messa a morte questa mattina in Iran poco dopo la preghiera dell’alba”. Lo afferma il portavoce di Amnesty international Italia, Riccardo Noury. “La sposa bambina che 8 anni fa aveva ucciso il marito violento è la 18esima donna messa a morte quest’anno in Iran su un totale di 800 impiccagioni – ricorda Noury – le leggi iraniane consentono matrimoni forzati e precoci a partire dai 13 anni per le bambine, non proteggono le donne dalla violenza domestica e poi le ammazzano quando si ribellano”.

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