Il ministro Cingolani: "Riconosciuta per la prima volta l'interconnessione tra clima, energia, ambiente e povertà"

Il primo risultato incassato dal G20 ambiente, energia e clima, che si sta tenendo a Napoli, è l’approvazione del ‘Communiqué’, che tiene insieme diversi temi: finanza sostenibile, marine litter, rete di esperti ambientali Unesco, network voluto dall’Italia, appello per la tutela e il ripristino dei suoli degradati, gestione sostenibile delle acque, impegnandosi a perseguire l’accesso equo all’acqua potabile. Mentre per le strade di Napoli montava la protesta dei manifestanti anti-G20, che hanno cominciato con blocchi stradali e occupazioni sin dalle prime ore del mattino.

Il G20 Ambiente si è sviluppato lungo tre macro-aree suddivise al loro interno in temi principali: biodiversità, protezione del capitale naturale e ripristino degli ecosistemi (soluzioni basate sulla natura, difesa e ripristino del suolo, tutela delle risorse idriche, oceani e mari incluso marine plastic litter); uso efficiente delle risorse ed economia circolare (visione G20 su economia circolare con focus su tessile e moda sostenibile; città circolari; educazione e formazione); finanza sostenibile (focus su specifiche esigenze di finanziamento per la protezione ed il ripristino degli ecosistemi come contributo ai lavori G20 sulla forma futura del sistema finanziario globale). Tutti temi messi però alla berlina dai manifestanti, che hanno sfilato in corteo nel pomeriggio dirigendosi verso la zona rossa, mentre era in corso la conferenza stampa del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani.

Momenti di tensione a piazza Bovio quando alcuni dimostranti hanno lanciato sulla polizia palloni d’acqua. Non ci sono state però cariche. Il corteo è partito da piazza Dante e poi è proseguito per via Sant’Anna dei Lombardi, deviato da via Toledo, per evitare di far giungere la manifestazione nei pressi di Palazzo Reale. In mattinata era stata invece bloccata la raffineria di Napoli est e lo svincolo autostradale A3 e poco dopo occupata l’autorità portuale superando il cordone di polizia. Il ministro Cingolani, rispondendo ad una domanda dei cronisti, ha replicato: “Non so cosa ci sia da fare tafferugli oggi al G20, 20 nazioni impegnate a cercare la strada per una giusta direzione. Io posso solo metterci la faccia e quel po’ di competenza che ho”.

Il ministro, esprimendo la sua soddisfazione, ha poi sottolineato: “Il G20 riconosce per la prima volta l’interconnessione tra clima, energia, ambiente e povertà. C’erano 20 ministri, molte organizzazioni internazionali, rappresentanti giovani dello Youth for climate – ricorda il ministro -. Il comunicato approvato è particolarmente ambizioso, 7 pagine e 25 articoli. Non è semplicemente l’effetto di una o due notti passate a negoziare, ma frutto di un lavoro a partire da febbraio, 17 incontri come workshop incontri tematici. Un metodo intenso e preciso, la visione è quella del Pnrr, ritroverete infatti le dieci linee di questo comunicato internazionale”.

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