Il gruppo armato era composto da quattro persone. Uno ferito e l'altro arrestato, il quarto è in fuga

Quattro persone armate hanno tentato di attaccare l’ambasciata Usa a Beirut, in Libano. È quanto riferisce un funzionario della sicurezza libanese ad Associated Press, precisando che uno dei 4 ha guidato per portare gli uomini armati fino al posto indicati e gli altri 3 sono entrati in azione. Dei tre che hanno sparato, uno è stato ucciso, uno è fuggito mentre il terzo è rimasto ferito ed è stato arrestato dall’esercito libanese, ha aggiunto la fonte, che ha parlato a condizione di mantenere l’anonimato. 

Non sono state rese note le generalità del gruppo armato. I media locali riportano che c’è stato uno scontro a fuoco per quasi mezz’ora vicino alla struttura diplomatica statunitense, che si trova in un sobborgo a nord di Beirut, Awkar. L’ambasciata Usa ha dichiarato che l’attacco all’ingresso dell’edificio non ha causato vittime fra i membri dello staff e che i soldati libanesi e la sicurezza dell’ambasciata si sono mobilitati rapidamente. L’esercito libanese ha fatto sapere di avere dispiegato militari intorno all’ambasciata e nelle aree circostanti.

Nel 1983 un attentato con autobomba all’ambasciata Usa a Beirut causò la morte di 63 persone. Le autorità Usa attribuirono l’attacco al gruppo militante libanese Hezbollah. In seguito a quell’attacco, l’ambasciata fu spostata dal centro di Beirut al sobborgo cristiano di Awkar, a nord della capitale. Un altro attentato colpì la nuova sede il 20 settembre 1984. Nel settembre 2023 le forze di sicurezza libanesi arrestarono un uomo libanese che aveva aperto il fuoco vicino all’ambasciata Usa, in quell’attacco non ci furono vittime.

“Alle 8:34 ora locale, sono stati segnalati colpi di arma da fuoco di piccolo calibro in prossimità dell’ingresso dell’ambasciata statunitense. Grazie alla rapida reazione delle Laf (forze armate libanesi ndr.), dell’Isf (polizia libanese ndr.) e della squadra di sicurezza dell’ambasciata, la nostra struttura e il nostro team sono al sicuro. Le indagini sono in corso e siamo in stretto contatto con le forze dell’ordine del Paese ospitante”, ha riferito l’ambasciata Usa a Beirut in un post su X.

 

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