Roma, 22 lug. (LaPresse) – “Chiedere la fiducia può avere delle conseguenze diverse prima o durante il semestre bianco, ma è una differenza secondo me molto sopravvalutata e non vale in questo momento perché comunque non ci sarebbero i tempi. E non è con una minaccia di questo tipo che si fa una riforma così complessa, una riforma così deve essere condivisa. La fiducia è un modo di valutare anche la condivisione che una riforma ha e si arriva a chiederla quando si ha la certezza che certe differenze sono incolmabili. Per garantire un periodo minimo di permanenza delle riforme che facciamo bisogna che siano condivise” . Così il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri.

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