Milano, 20 feb. (LaPresse) – Uno studio della Uilca sui conti economici del 2020 dei dodici maggiori istituti di credito italiani evidenzia, rispetto al 2019, una contrazione complessiva dell’utile contabile pari a 9,991 miliardi di euro, causata principalmente dall’impatto degli oneri d’integrazione dei piani industriali e altre operazioni straordinarie e dall’aumento complessivo delle rettifiche di valore pari a 4,713 miliardi di euro, di cui la maggior parte è prudenzialmente effettuata per fronteggiare il deterioramento del credito causato dalla pandemia Covid-19 sull’economia nazionale e internazionale. In questo scenario negativo, con un calo del Pil nell’anno dell’8,9%, la performance del settore bancario, secondo la Uilca, non è stata così negativa seppure si siano registrate una contrazione del margine d’interesse complessivo (-2,8%) e una riduzione delle commissioni (-3,9%). I ricavi hanno evidenziato una diminuzione del 5,5%: calo importante, ma meno impattante rispetto alla contrazione della produzione che si è avuta in altri settori. Questo ha permesso ai Consigli d’Amministrazione di proporre alle assemblee la distribuzione di una parte degli utili agli azionisti.

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