La multinazionale olandese ha perso 1,6 miliardi di euro nel 2022

La multinazionale olandese Philips taglierà altri 6mila posti di lavoro. Si tratta circa dell’8% del totale. E’ un tentativo di ridurre le spese, dice l’azienda, mentre è alle prese le procedure di richiamo di alcuni suoi prodotti. I tagli, metà dei quali saranno attuati nel 2023, si aggiungono alla riduzione di 4mila unità di personale già annunciata lo scorso anno. Lo riporta Bloomberg.

Philips ha registrato una perdita netta di 1,6 miliardi di euro nel 2022, rispetto all’utile netto di 3,3 miliardi di euro dell’anno scorso. L’azienda, che ha sede ad Amsterdam, si sta riprendendo dall’avere dovuto affrontare il richiamo, a livello mondiale, dei suoi apparecchi per l’apnea notturna e dai venti economici contrari, tra cui il Covid in Cina e la guerra in Ucraina. Il ceo, Roy Jakobs, ha affermato che il 2022 è stato “un anno molto difficile per Philips e per i nostri stakeholder, e stiamo intraprendendo azioni decise per migliorare la nostra performance e aumentare le prestazioni con urgenza”. Secondo il ceo, i tagli ai posti di lavoro, che si realizzeranno nell’arco di due anni, ridurranno significativamente i costi e renderanno Philips una “organizzazione più snella e più concentrata”.

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