Lorenzo Musetti ha parlato a margine dei Gazzetta Awards a Milano. Per il 2026 “ho aggiunto al mio team una figura importante, quella di José Perlas, che reputo possa dare qualcosa in più al mio team. Sicuramente il lavoro congiunto credo possa portare passi in avanti, abbiamo iniziato da poco la preparazione invernale, stiamo lavorando tanto e c’è un ottimo feeling. La prima tappa sarà l’Australia“. Su chi potrebbe inserirsi nella rivalità tra Sinner e Alcaraz, Musetti ha aggiunto: “Spero di poter essere io il terzo incomodo, so che in questo momento e quest’anno si è vista la distanza non solo con me ma con tutti gli altri giocatori – ha aggiunto – loro erano sicuramente un gradino sopra tutti. Il fatto di lavorare e aggiungere persone importanti al mio team è volto a colmare quel gap quest’anno evidente, mi auguro in futuro di poterci riuscire”.
“Davis? Capisco la scelta di Sinner”
“Sentivo i ragazzi ogni giorno che oltre ad essere colleghi siamo molto amici, ho tifato tanto, l’ho vissuta in un momento particolare perché la mia compagna stava aspettando il mio secondo figlio. Mi sono emozionato quando i ragazzi hanno vinto, specialmente per Flavio Cobolli che è stato il protagonista e a cui sono molto legato. Mi ha fatto molto piacere che lui e Berrettini abbiano preso in mano la situazione per trascinare la squadra a vincere la terza Davis”. Sulla scelta di Sinner di non giocare la Davis, ha aggiunto: “Beh, io credo che Jannik abbia fatto una scelta, giustamente veniva da due stagioni dove veramente non aveva mai tirato il fiato, quindi credo che la sua decisione di saltare la Davis, anche detta con largo anticipo, sia stata una scelta strategicamente preparata e sicuramente credo che lui voleva prendersi un po’ una pausa per riposare dopo ovviamente una stagione veramente lunga”.
Il top del 2025 per Musetti
Riavvolgendo il nastro della sua stagione, invece, Musetti ha detto: “Ci sono varie fotografie di quest’anno che sicuramente ho nella mia testa, come la prima finale a Monte Carlo, la semi al Roland Garros e sicuramente l’entrata in top 10. Però forse il momento più bello è stato l’accoglienza del pubblico a Torino quando comunque mi sono qualificato per le Finals e il match con Deminaur, la vittoria è stata qualcosa di veramente bello e difficile da descrivere con le parole”. “Stiamo lavorando tanto sull’essere più aggressivo, credo che sia fondamentale nel gioco moderno e credo che le mie qualità possano andare anche in quella direzione lì. Non solo essere un contrattaccante quindi cercare di essere più propositivo partendo dai colpi d’inizio gioco, ci stiamo muovendo in quella direzione lì”, ha concluso.
Volandri: “Grande vittoria, anche per le ragazze”
“Ci abbiamo sempre creduto, anche Jannik Sinner ce lo ha sempre detto che siamo una squadra forte. Poi si giocava in Italia, è stata una vittoria straordinaria. Diversa, ma altrettanto emozionante rispetto alle altre”. Così il capitano di Coppa Davis Filippo Volandri nel ricevere il premio per ‘L’impresa dell’anno’ per la vittoria della Coppa Davis. Con lui il presidente federale Angelo Binaghi. “E’ un premio che va esteso anche alla ragazze che hanno vinto la Billy Jean King Cup, fuori casa e contro una squadra più forte”, ha detto. In collegamento presente anche Flavio Cobolli, protagonista a Bologna, che nel ricordare le emozioni di quei momenti ha rivelato che “il messaggio che mi ha scritto De Rossi, da sempre il mio idolo, è stato molto emozionante”.

