L'altoatesino spiega la decisione di chiudere il rapporto con preparatore e fisioterapista
“Non c’è una ragione specifica per cui sono stati fatti questi cambiamenti. Non è successo nulla di eclatante. La finale del Roland Garros è stato un traguardo eccezionale, indipendentemente dal risultato. A volte bisogna semplicemente prendere una strada leggermente diversa”. Lo ha detto Jannik Sinner durante la conferenza stampa nel Media Day a Wimbledon, spiegando la sua decisione di chiudere il rapporto con Marco Panichi e Ulises Badio. “A volte le cose succedono. Il timing non è il migliore, ma avendo lavorato tanto il timing della decisione non dovrebbe influire tanto in questo torneo, che è speciale per me. Sono pronto per giocare, mi sto allenando bene. Non ho pensato a chi arriverà, le opzioni sono tante ma non è il momento adatto per pensare a questo”, ha aggiunto.
Il numero uno al mondo: “Non ho pensato a chi arriverà”
La decisione, sottolinea Sinner, l’ha presa dopo Halle, torneo nel quale era stato accompagnato da Badio e dal coach Darren Cahill, concluso con l’eliminazione al secondo turno contro il futuro vincitore Alexander Bublik.. “Non avevo avuto molto tempo per staccare la spina dopo il Roland Garros. Non è andata nel modo migliore possibile, ma è andata. Ora voglio giocare qui il mio tennis migliore possibile” ha commentato. Senza pensare, per ora, a quel che sarà, a come formare il nuovo team. “Non ho pensato a chi arriverà, le opzioni sono tante ma non è il momento adatto per pensare a questo” ha detto Sinner, a Wimbledon con i due coach Simone Vagnozzi e Cahill insieme all’osteopata Andrea Cipolla. Chiaro, comunque, il profilo che dovrà avere chi entrerà nel team. “Cerco persone che si adattino anche a tutti gli altri che sono nel team, che possano funzionare nel gruppo. Cerco persone oneste, di cui fidarsi”
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