Il prossimo appuntamento è il Masters 1000 in Florida: lo scarto in classifica tra i due resta minimo
La sconfitta in semifinale a Indian Wells contro Carlos Alcaraz, la prima del 2024, ha impedito per ora a Jannik Sinner di salire al numero 2 del ranking Atp, dove nessun italiano è mai arrivato nella storia del tennis maschile.
Il Masters 1000 di Miami
L’altoatesino, però, avrà subito l’occasione per rifarsi a Miami, dove l’anno scorso è arrivato in finale perdendo contro Daniil Medvedev e dove la superficie più veloce è decisamente a lui più congeniale di quella californiana. Non a caso già l’anno scorso Sinner aveva perso a Indian Wells contro Alcaraz per poi rifarsi dieci giorni dopo in Florida sempre in semifinale. Questa volta, vista l’assenza del n.1 del mondo Novak Djokovic, l’azzurro e lo spagnolo potranno ritrovarsi soltanto in finale e sarebbe una sfida a dir poco stellare. Certo c’è da considerare che l’Alcaraz visto a Indian Wells è sembrato tornare sugli altissmi livelli toccati fino a metà del 2023, quando a Wimbledon battè Djokovic in finale per conquistare il suo secondo titolo Slam. Da quel momento in poi il 20enne spagnolo ha avuto una improvvisa e fisiologica fase di ‘down’ mentre Sinner dalla vittoria nel ‘1000’ di Toronto in poi ha avuto una crescita esponenziale che lo ha portato fino allo storico trionfo in Coppa Davis con l’Italia e poi alla conquista del suo primo titolo Slam in Australia.
Il sorpsasso ad Alcaraz
Attualmente i due sono separati da uno scarto minimo in classifica, ma a Miami Sinner potrà incrementare il suo bottino di punti, 8.310 questa settimana, solo di altri 400. Alcaraz pertanto parte con un vantaggio virtuale più ampio del divario di 495 punti in classifica, proprio perchè l’anno scorso si fermò prima dell’italiano. Miami potrebbe essere quindi l’occasione giusta per Sinner, ma il sorpasso su Alcaraz potrebbe materializzarsi anche a Montecarlo o durante la stagione sulla terra battuta dove lo spagnolo ha decisamente più punti da difendere rispetto all’azzurro (ha vinto a Madrid e Barcellona, ndr). Certamente in un eventuale nuovo scontro diretto nella finale di Miami servirà un Sinner pronto a leggere meglio le variazioni e le tattiche diverse del diavolo spagnolo, come lui stesso ha riconosciuto dopo il ko di Indian Wells.
Sinner: “Troppo prevedibile”
“Sono stato un po’ troppo prevedibile. Me l’ha detto Darren Cahill, ne abbiamo parlato un po’ in spogliatoio, e sono d’accordo con lui. Continuavo a fare la stessa cosa, ancora e ancora, e questo mi manda un po’ giù mentalmente”, ha spiegato Sinner. “Certamente avrei potuto far meglio un paio di cose, ma è questa la parte divertente nel tennis. La prossima volta cercherò di arrivare in campo più preparato”, ha aggiunto l’altoatesino confermando come sempre grande maturità.
Alcaraz: “Ogni volta che gioco contro Jannik divento nervoso”
Di una cosa comunque si può essere certi, quella tra Sinner e Alcaraz sarà una rivalità che segnerà il tennis internazionale per i prossimi anni. I due sono amici e quando si affrontano si divertono anche, sempre con grande sportività. A Indian Wells “in campo c’erano due giovani che stavano dando il massimo davanti a uno stadio pienissimo, è bello. Volevo vincere, certo. Ma ci saranno in futuro partite che vincerò, e partite che perderò, non posso farci niente. La cosa più importante è dare sempre il 100%”, ha detto ancora Sinner. Dal canto suo Alcaraz, che in finale ha spazzato via Medvedev in due set, è consapevole della forza di Sinner. “Ogni volta che disputo un match con Jannik divento nervoso. Questo ormai è assodato, perché so di dover performare al 100% se voglio batterlo”, ha detto lo spagnolo dopo la semifinale. “Quando gioco con lui cerco di mettere in campo il mio miglior tennis e questa volta penso di esserci riuscito. Ora nei testa a testa comunque siamo pari”, ha aggiunto. “Ogni volta che gioco con Jannik è sempre un’incredibile sfida e penso che i tifosi apprezzino”, ha concluso Carlitos.
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