Il tennista azzurro ha battuto in finale il russo Daniil Medvedev al quinto set dopo una rimonta epica

Jannik Sinner conquista il titolo degli Australian Open, primo Slam della sua carriera. L’altoatesino si è imposto in finale sul russo Daniil Medvedev al quinto set con il punteggio 3-6 3-6 6-4 6-4 6-3 dopo 3 ore e 46′ di gioco. Sinner, alla sua prima finale in un Major, diventa il terzo italiano ad iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro di uno Slam, ed il primo a riuscirci all’Australian Open. L’ultimo trionfo di un azzurro in uno Slam risaliva a 48 anni quando Adriano Panatta si impose al Roland Garros nel 1976. Medvedev, che campione Slam lo è diventato già, nel 2021 a New York (dando la più grande delusione possibile al Djokovic lanciato verso il Grand Slam) a Melbourne è alla sua terza finale persa (contro Nole nel 2021, contro Nadal nel 2022 o oggi contro Sinner).

Complessivamente Sinner è il dodicesimo italiano a vincere uno Slam nei tabelloni professionistici, il 31mo se consideriamo anche i tornei junior. Nella storia del tennis italiano hanno vinto uno Slam sei uomini e sei donne nei tabelloni “pro”, in tutte le specialità; dieci uomini e nove donne nei tornei junior tra singolare e doppio. Risultati e primati così non arrivano per caso. Sinner, incoronato l’anno scorso come il più amato dai tifosi nel circuito ATP, ha più volte riconosciuto i meriti del suo team guidato da Simone Vagnozzi e Darren Cahill che i coach ATP hanno votato a fine 2023 come allenatori dell’anno. Una decisione che Djokovic non aveva preso benissimo. Il nuovo percorso di Sinner è iniziato a febbraio 2022 quando ha scelto di abbandonare Riccardo Piatti che lo aveva seguito da inizio carriera e affidarsi a Vagnozzi. Da Wimbledon 2022 al team si è aggiunto l’australiano Cahill. 

Sinner: “Ho genitori straordinari, non vedo l’ora di abbracciarli”

“I miei genitori sono straordinari, mi hanno insegnato valori molto importanti, soprattutto fuori dal campo. Non vedo l’ora di rivederli e di abbracciarli”. Lo ha detto Jannik Sinner ai microfoni del Tg1 dopo il trionfo agli Australian Open. “Non ho mai parlato in modo così aperto di loro, a loro non piace essere sui social – ha aggiunto il tennista italiano – Ho aspettato un momento speciale della mia carriera per far notare una cosa secondo me bella”. Sinner ha svelato che “un anno mi sono detto ‘non voglio più giocare così tanto a tennis, sto più attento allo sci’, e loro mi hanno detto che non c’erano problemi, che finché ero felice andava tutto bene. Dopo una sconfitta a tennis mi dicono che non è successo niente, che è solo una partita, la pressione che loro mi tolgono è enorme – ha concluso – La partita? Quando ero sotto due set a zero ho pensato che almeno dovevo fare la partita, non potevo farla andare così veloce, ho pensato a tutte le persone che la stavano guardando. Io vi ringrazio, gli avversari ormai mi conoscono, mi vogliono battere e devo essere preparato. Per il momento siamo contenti, ci metteremo sotto con il lavoro”.

Sinner: “Ringrazio tutti, avete reso questo Slam speciale”

“È una vittoria importantissima in un grande torneo, voglio ringraziare tutti quelli che hanno reso questo Slam cosi speciale”. Così Jannik Sinner dopo la vittoria agli Australian Open. “Mi congratulo con Medvedev, hai disputato un torneo eccezionale. Abbiamo giocato diverse finali ma in ogni incontro dimostri qualcosa per cui dovrò migliorare. Ti auguro di sollevare questo trofeo prima o poi, e il meglio per il resto della stagione”, ha esordito Sinner nel suo intervento al centro del campo in un clima di festa. “Dove sono i miei genitori adesso ci sono meno venti gradi, e’ molto più divertente stare qui e correre sotto il sole”, ha aggiutno prima di ringfraziare tutta la sua squadra: “Grazie al mio team, cerchiamo di migliorare giorno dopo giorno, di capire le situazioni in modo migliore. E grazie che riuscite a capirmi anche se a volte non è così semplice. L’incoraggiamento e il supporto del pubblico qui è stato eccezionale, mi avete fatto sentire a casa”. 

Sinner: “Auguro a tutti i bambini di avere genitori come i miei”

 “Auguro a tutti di avere dei genitori come i miei, mi hanno sempre permesso di scegliere, non mi hanno mai messo sotto pressione anche quando praticavo altri. Auguro a tutti i bambini di avere quella libertà che ho avuto io. Non ho altro da dire. Ci vediamo il prossimo anno”. Così Jannik Sinner, vincitore degli Australian Open, rivolgendosi ai genitori dopo il suo primo titolo Slam. 

Sinner commosso, dopo vittoria va ad abbracciare staff 

Dopo il punto decisivo che gli ha regalato il successo agli Australian Open, suo primo Slam, l’azzurro Jannik Sinner visibilmente commosso si è gettato a terra e poi è andato ad abbracciare il suo staff per celebrare la grande impresa. In due mesi n due mesi ha regalato la Coppa Davis e uno slam che all’Italia mancava da 48 anni. Come nel 2022, Medvedev ha perso la finale degli Australian Open dopo essersi ritrovato in vantaggio 2 set a 0, in quella circostanza contro Nadal.

Medvedev: “Complimenti Sinner, non sarà tua ultima vittoria Slam” 

“Mi complimento con Sinner, hai dimostrato ancora una volta quanto sei cresciuto. Sono certo che non sarà la tua ultima vittoria dello Slam. Complimenti te lo sei meritato”. Così il russo Daniil Medvedev, dopo la sconfitta in finale agli Australian Open contro Jannik Sinner. “Ringrazio il mio team, purtroppo non ce l’ho fatta, ci proverò la prossima volta”, ha concluso.

Coach Sinner: “Ha avuto una forza d’animo bestiale”

“Una vittoria stupenda, non so che dire. Forse devo ancora metabolizzare tutto. È un’emozione grandissima vincere una partita così, una finale Slam due set a zero sotto, contro un Medvedev che onestamente giocava un tennis incredibile…. Jannik è stato bravissimo e se lo è meritato perché ha avuto una forza d’animo bestiale”. Sono le prime parole, rilasciate a Supertennis, di Simone Vagnozzi, coach di Jannik Sinner, dopo il trionfo agli Australian Open. “Ci aspettavamo che Medvedev partisse forte e aggressivo perché arrivava da un torneo lungo, quindi sapevamo che lui non avrebbe voluto allungare troppo gli scambi. Però, onestamente, non ci aspettavamo che potesse farlo così bene, perché un Medvedev così sulla riga di fondo, che serve l’85% di prime palle: praticamente gli errori non c’erano, quindi Jannik si è trovato un po’ in difficoltà – ha aggiunto – Non è partito benissimo, soprattutto al servizio, ma ci poteva stare in una finale Slam che ci fosse un po’ più di tensione. Poi penso che sul 5-1 del secondo set, quando Jannik ha brekkato Medvedev, un po’ qualcosa è cambiato. E’ cambiata l’inerzia: ha avuto la chance sul 5-3 di rientrare e lì Medvedev ha fatto vedere le prime crepe. Ha fatto un passo indietro, ha giocato meno aggressivo, stava un metro più lontano: abbiamo visto un po’ di luce e Jannik è stato bravo a restargli attaccato tutto l’inizio del terzo set e poi piano piano a portarla a casa”.

“Dal terzo set in poi Medvedev è riuscito comunque a mantenere un livello costante – ha aggiunto Vagnozzi nella sua analisi – Jannik non è riuscito a brekkarlo quelle volte che Medvedev cercava di velocizzare gli scambi facendo qualche serve & volley, ha mancato qualche chance e si è trovato in situazioni delicate sul 30 pari. Mi ricordo al quinto set uno scambio al primo game di quaranta colpi o qualcosa del genere: però Jannik colpiva già meglio la palla, alla fine nonostante fosse un po’ più stanco riusciva a colpire meglio… ma è stata complicata. Noi con Jannik ci lavoriamo tutti i giorni, sappiamo che gran lavoratore sia e che livello abbia. Sapevamo quanto potesse fare bene qui in Australia ma, come avevamo detto, non eravamo venuti qui con il tarlo di doverlo vincere per forza questo Slam ma solo di voler andare il più avanti possibile e di vivere ogni partita come fosse una finale. Poi naturalmente quando in finale ci arrivi vuoi vincere e…niente, l’emozione è grandissima e, ripeto, devo ancora un po’ metabolizzare”. Dopo questo successo “sicuramente la prima cosa da fare è recuperare. Cercare di prendere tutta la fiducia che si può prendere fa questo torneo. Poi rimettere i piedi a terra e lavorare: l’anno è appena iniziato, è lungo, e quindi dobbiamo da una parte prendere tutto quello che c’è di buono e dall’altra rimetterci subito all’opera perché qua non ti regala niente nessuno. Quindi si torna alla solita routine, però con qualcosina in tasca di importante – ha concluso – Come si festeggerà? Una bella mangiata, un po’ di alcool…così magari domani sull’aereo dormiamo tutto il tempo”.

Il match

Azzurro vince quarto set 6-4, si va al quinto

Jannik Sinner pareggia i conti contro Daniil Medvedev nella finale egli Australian open conquistando il quarto set e portandosi sul 2-2. L’azzurro si è imposto nella quarta frazione con il punteggio di 6-4, dopo aver perso i primi due set 6-3 e vinto il terzo 6-4. Si va dunque al quinto e decisivo set. 

Azzurro vince terzo set 6-4, russo avanti 2-1

Jannik Sinner, sotto di due set, recupera e si aggiudica il terzo set nella finale degli Australian Open contro il russo Daniil Medvedev. L’altoatesino firma il break al 10 game che vale il 6-4 riducendo così lo svantaggio. Il russo comanda 2-1. 

Russo vince anche secondo set e va sul 2-0 

Sempre più in salita la finale di Jannik Sinner agli Australian Open. Il russo Daniil Medvedev si aggiudica anche il secondo set della finale degli Australian Open contro l’azzurro imponendosi 6-3, stesso parziale del primo set. Sinner annulla 4 palle break nel secondo game ma poi cede il servizio due volte, al quarto e al sesto game. Sinner reagisce con un primo controbreak al settimo game ma non basta.

Sinner cede servizio, primo set a Medvedev 6-3 

Daniil Medvedev si aggiudica con il punteggio di 6-3 il primo set della finale degli Australian Open contro Jannik Sinner. Il russo ha strappato il servizio all’azzurro al terzo game, spingendo in risposta e costringendo l’altoatesino a un paio di errori con dritto e rovescio. Partenza in salita per Sinner che appare bloccato dalla tensione. Sinner primo set non è riuscito a trovare gli angoli, lento e in ritardo sulla palla. Sei ace e 19/23 con la prima per il russo al servizio. Di contro Jannik ha il 54% di prime in campo e appena il 31% di punti vinti con la seconda.

Malagò: “Sinner nel pantheon dei miti intramontabili” 

“Da oggi, più che mai, nel Pantheon dei Miti intramontabili del tennis azzurro e mondiale. Uno stratosferico Sinner è il re dell’AusOpen dopo una maratona di speranza, sofferenza ed emozione, trasformata in gioia incontenibile. Un italiano torna a vincere uno Slam quasi 48 anni dopo l’ultimo successo firmato da Panatta: è storia da applaudire, vivere e proiettare all’infinito per scrivere nuove pagine di gloria. Complimenti, Jannik. A te, al tuo staff, alla Federtennis. Sei un’eccellenza che coniuga il talento all’applicazione, la consapevolezza all’umiltà. Siamo tutti Jannik Sinner. Orgogliosi di te”. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in un post sul proprio account X. 

Pietrangeli: “Bravo Sinner, ora tennis italiano è numero uno al mondo”

“Ora diranno tutti ‘l’avevo detto, lo saòpevo e lo dicevo’. Sono giorni che dico che ormai è lui, Jannik Sinner, l’uomo da battere, come il pistolero del ‘far west’ che è ricercato. Medvedev ha giocato i primi due set ad un livello sovraumano. Poi si è giocata un’altra partita e tra i due giocatori ha vinto il più forte”. Così a LaPresse, Nicola Pietrangeli, commentando il trionfo di Sinner agli Australian Open. “A Jannik non posso che dire bravo. Faccio le congratulazioni al nostro presidente federale perché adesso l’Italia è il numero uno al mondo di tennis Abbiamo vinto la Coppa Davis e uno slam dopo 48 anni. Vogliamo ancora parlare degli altri Paesi?”, ha concluso 

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