L'americana ko contro la ceca numero 8 Wta 6-4, 4-6, 7-5. Il francese ha battuto Raonic 7-6 (7/4), 6-3, 6-7 (2/7), 6-4 in più di tre ore gioco. Venerdì la sfida contro il vincente tra Djokovic e Nishikori

È Lucas Pouille il primo semifinalista della parte alta del tabellone maschile agli Australian Open, prima prova stagionale del Grande Slam. Il 24enne tennista francese, numero 31 al mondo, ha battuto nei quarti di finale il canadese Milos Raonic (n. 17) in quattro set con il punteggio di 7-6 (7/4), 6-3, 6-7 (2/7), 6-4, in 3 ore e 6 minuti di gioco. Per Pouille è la prima semifinale in carriera in un torneo dello Slam, venerdì affronterà il vincente dell'ultimo quarto di finale fra il serbo Novak Djokovic e il giapponese Kei Nishikori.

Nel tabellone femminile saranno Karolina Pliskova e Naomi Osaka le protagoniste della semifinale giovedì per quanto riguarda la parte alta del tabellone. La ceca ha battuto Serena Williams nei quarti per 6-4, 4-6, 7-5, in due ore e dieci minuti di partita, rimontando da 1-5 nel terzo parziale ed annullando alla statunitense 4 match-point. La giapponese, campionessa in carica degli US Open, ha sconfitto per 6-4, 6-1, in un'ora e 12 minuti di gioco, l'ucraina Elina Svitolina. La Pliskova è in vantaggio per 2-1 nei precedenti con la Osaka. Nell'altra semifinale saranno di fronte Petra Kvitova e Danielle Collins. Per Pliskova, numero 8 Wta, è la prima semifinale a Melbourn. Negli ultimi due anni si era sempre fermata nei quarti: "Mi è capitato spesso di recuperare un set ed un break ma questa è stata tutta un'altra cosa – ha commentato un po' incredula -. Credo che questa resterà la rimonta più incredibile di tutta la mia vita. Prima del match mi ero obbligata a pensare che lei era solo una giocatrice, anche se la più forte di sempre, perché non volevo pensare di non avere chance di batterla, anche se per farlo avrei dovuto giocare davvero bene. Quando però ero sotto 5-1 ammetto che con la testa ero già negli spogliatoi".

"Non ho nulla da rimproverarmi perché è stata lei che ha tirato tutto sulle linee", ha detto Serena Williams sulla sconfitta. Stavolta l'americana si è comportata da vera campionessa. Non ha cercato scuse e soprattutto non ha voluto parlare del problema alla caviglia, manifestatosi proprio sul più bello. "La mia caviglia sta bene ora, vedremo come andrà nei prossimi giorni. Non ho richiesto il trainer perché a quel punto ho solo deciso di andare avanti. Credo che arrendersi non fosse assolutamente un'opzione", ha spiegato. Dal suo rientro nel tour dopo la maternità, la ex numero uno del mondo non è ancora riuscita a vincere un torneo: "È chiaro che è questo il mio obiettivo. Non è ancora accaduto ma non voglio preoccuparmi troppo perché so che succederà". Intanto il record di Slam (24) di Margareth Court continua a resistere: "Magari riuscirò a batterlo al Roland Garros, che è il prossimo Major, chissà".

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