Italia argento nel tecnico
Il Nuoto azzurro non tradisce e continua a navigare in acque sicure. Ai mondiali di Fukuoka l’Italia aggiorna il medagliere conquistando, dalle acque libere alle piscine del sincro a squadre, altri tre piazzamenti da podio, sufficienti per farla balzare momentaneamente al quinto posto assoluto.
Tra i protagonisti il condottiero Gregorio Paltrinieri che nella 5km in acque libere si riscatta dopo la prova incolore nella 10km e conquista un argento portandosi in scia sul podio Domenico Acerenza. I due azzurri dissolvono così tutti i dubbi e diradano le nuvole dopo il mancato podio e il pass olimpico nella distanza doppia. A vincere ancora, bissando il titolo della 10 km, il tedesco olimpionico campione in carica Florian Wellbrock che parte e arriva in testa dopo tre giri del circuito in 53’58″0. Ai 2.5 km cedono tutti gli avversari eccetto gli azzurri, rimasti nella sua scia fino alla fine. Paltrinieri tocca in 54’02″5, Acerenza in 54’04″2. L’altro tedesco Oliver Klemet – bronzo nella 10 chilometri – è quarto a quasi un minuto (54’57″2). Ancora più lontani gli altri protagonisti della vigilia tra cui l’ungherese vicecampione della 10 km Kristof Rasovszky, settimo a 1’25”.
Nella prova femminile l’azzurra Barbara Pozzobon giunge quinta appena dietro il gotha della specialità (oro all’infaticabile tedesca Leonie Beck davanti all’olandese Sharon Van Rouwendaal e alla brasiliana Ana Marcela Cunha).
Per Greg la 13ma medaglia iridata è l’ennesima reazione di orgoglio dopo una partenza ‘falsa’. “Sono molto contento perché non immaginavo di disputare questa gara – sottolinea il fenomeno carpigiano campione europeo in carica, che conferma l’argento del Lupa Lake, in Ungheria – Speravo di rimanere attaccato ai migliori; stavo meglio in acqua rispetto all’altro giorno e c’era rammarico per il risultato della 10 chilometri. Ho l’impressione che per avere stimoli è come se avessi bisogno di una delusione. Così si accende la miccia. Mi arrabbio, la prendo sul personale”. Greg parla di determinazione e fermezza, che sono i veri colori che tingono di gloria questa medaglia iridata. “La tattica era stare sui piedi di Wellbrock che in questo momento appare il più forte di tutti. Questo secondo posto è una certezza e nasce dalla mia voglia di vincere sempre a prescindere dalle condizioni di salute. E’ una bella medaglia perché non avevo grosse aspettative”.
Soddisfazione anche per Acerenza che ha confermato la sua attitudine alla battaglia e al sacrificio: “Siamo due guerrieri, non molliamo mai. Alla fine ci abbiamo anche provato, ma Wellbrock ha dimostrato di essere il più forte. Greg ha bisogno di una mazzata prima di accendersi? Ebbene, gliela darò io in allenamento”, ha chiosato sorridendo.
Ma l’Italia si mostra ampiamente competitiva conquistando anche uno storico argento nel tecnico a squadre. Guidate da Linda Cerruti e Lucrezia Ruggiero, già vestite d’argento domenica nel doppio, e capitanate da Enrica Piccoli, le azzurre – orfane della punta di diamante Giorgio Minisini (in convalescenza dopo l’intervento al menisco) – cedono solo alla sorprendente Spagna (281.6893 punti) precedendo sul podio gli stati Uniti. Fuori dalle medaglie il Giappone padrone di casa. Dopo Budapest e Roma 2022 il team (che ha chiuso la prova con 274.5155 punti) è stato rinnovato per metà: ci sono le new entry Isotta Sportelli, Sofia Mastroianni, Lucrezia Ruggiero e Giulia Vernice che si sono aggiunte alle veterane Marta Iacoacci, Francesca Zunino oltre a Piccoli e Cerruti. Nuovo esercizio, nuove musiche e coreografie e soprattutto coefficiente di difficoltà molto alto (38.80), quello che ha fatto la differenza. Un cocktail perfetto per una prova di alto livello che spalanca un futuro ancora più roseo. “Abbiamo gettato le basi per qualificarci alle Olimpiadi ai prossimi mondiali di Doha – ha dichiarato Cerruti, la nuotatrice artistica più medagliata della storia italiana – Questa medaglia ci servirà come punto di partenza e ulteriore sprone a migliorare, per farci trovare pronte. Dedichiamo le medaglie a Giorgio Minisini perché è come se avesse nuotato con noi. Lo vogliamo abbracciare forte. Ti aspettiamo”. E con loro tutta l’Italia del Nuoto pronta a salire su nuovi podi. Cerruti e Ruggiero sognano infatti a Fukuoka il tris dopo essersi qualificate per la finale dell’artistico duo libero.
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