Completa la prima fila la Honda di Marc Marquez. Scatterà dalla 18/a casella Valentino Rossi, fuori in Q1. 

La Ducati tiranneggia ad Aragon e lancia in messaggio a Marc Marquez. Jorge Lorenzo conquista la pole sul circuito di Alcaniz davanti di un nulla ad Andrea Dovizioso: il leader del Mondiale si deve accontentare del terzo posto.

Tenere il passo delle due Rosse, alla terza doppietta consecutiva del sabato, sarà dura per lo spagnolo della Honda, soprattutto perché Lorenzo ha confermato l'ottimo momento di forma con la quarta pole stagionale, la terza consecutiva. Ma Marquez ha pur sempre un vantaggio di 67 punti sul forlivese da gestire. Non si registrano invece progressi in casa Yamaha.

È un sabato nero, anzi nerissimo per Valentino Rossi, che sarà costretto a scattare dalla 17/a casella dopo essere passato dalla Q1 e mancato l'accesso alla Q2: il 'Dottore', caduto nelle libere mattutine, in realtà aveva chiuso con il 18° tempo ma grazie alla penalizzazione di Franco Morbidelli ha recuperato di una posizione. "La giornata è iniziata in modo difficile, abbiamo fatto delle modifiche ma continuavo ad andare piano – l'amara analisi del campione di Tavullia – Sono anche scivolato. Non si riesce a migliorare, i problemi restano. Su questa pista, una delle peggiori anche personalmente per me, siamo in difficoltà. Proveremo a cambiare qualcosa domani e a far punti".

Non può sorridere nemmeno Maverick Vinales, retrocesso dall'11° al 14° posto per aver ecceduto il limite di tempo nella percorrenza di un giro. Salvo colpi di scena, difficile immaginare uno dei due in lotta per il podio domani. Ma la cosa più triste è che per il nove volte iridato il finale di stagione rischia di trasformarsi in incubo.

Ben altro umore in casa Ducati. Lorenzo ferma il cronometro su 1'46"881. Dovizioso, che ha mostrato di poter puntare alla pole ma ha patito il traffico nell'occasione decisiva, ha chiuso con un distacco di 14 millesimi da Lorenzo, Marquez, di 79 millesimi. In seconda fila Cal Crutchlow (Lcr Honda), caduto nel finale della Q2, Andrea Iannone (Suzuki) e Dani Pedrosa (Honda). Danilo Petrucci è settimo (Alma Pramac Racing). "È stato difficile mantenere la calma, c'era molta gente in pista e non sapevo cosa volessero fare nell'ultimo giro. Ero preoccupato per i quattro-cinque piloti davanti", ha raccontato Lorenzo. "Per fortuna hanno spinto e mi hanno lasciato un po' libero. La gomma non era al 100 per cento però è stato sufficiente per prendere di poco la pole", ha spiegato il pilota Ducati. "Penso che abbiamo un grande passo per la gara".

Soddisfatto anche Dovizioso dopo un giro nel quale, forse, avrebbe potuto fare di più se non fosse stato per il sorpasso su Alvaro Bautista: "Si poteva anche fare meglio e questo è il motivo che mi fa essere molto contento. Abbiamo lavorato bene, soprattutto nel quarto turno abbiamo fatto un altro piccolo step e come passo gara siamo molto veloci. Se poi – ha aggiunto – riusciremo ad arrivare alla fine dei 23 giri in buone condizioni lo scopriremo domani in gara. Però siamo veloci, come mi aspettavo prima del weekend. Abbiamo buone sensazioni", ha assicurato il forlivese. "Partiamo subito forte, ma riusciamo a migliorare e soprattutto ad adattarci alle piccole differenze che troviamo nei weekend". Così invece Marquez: "In questo circuito la scia fa tanto, specialmente se prendi quella della Ducati, ancora di più. Loro sul rettilineo vanno… Abbiamo fatto la strategia giusta, peccato – ha sottolineato il leader del Mondiale – per il mio sbaglio alla staccata della 12, non sono stato preciso e sono andato un po' lungo. Ma va bene, abbiamo fatto un bel giro. Vediamo domani, con le Ducati il passo gara è molto simile ma loro, come nelle ultime gare, sono molto forti. Ma questo è un buon segno, vorrà dire che nella prossima stagione dovremo lavorare di più".

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