Il cronoman azzurro si inchina davanti alla classe di Remco Evenepoel ma guadagna la prima medaglia azzurra

Può una medaglia d’argento, la prima della spedizione italiana a Parigi 2024, conquistata oltretutto sotto gli occhi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, non soddisfare un atleta fino in fondo? Sì, se quell’atleta si chiama Filippo Ganna. Che si inchina di fronte alla classe di Remco Evenepoel e deve “accontentarsi” di un secondo posto nella prova a cronometro, risultato comunque non scontato maturato grazie a una strepitosa rimonta nell’ultimo tratto e un salvataggio clamoroso nella prima parte del circuito di 32 km nel cuore della capitale francese. Quella sbandata a un soffio dalle transenne (“se succede 100 volte ne cade 120”, ha commentato a caldo il ct Marco Velo) che ha rischiato di far crollare le sue certezze si è trasformata invece in un trampolino da cui Top-Ganna è riuscito a ripartire. “Ci ripenserò stanotte, sapevo che quello era un settore pericoloso – ha ammesso – Sul finale mi sono detto ‘Filippo è un anno che stai aspettando, non puoi sederti proprio adesso’, ho continuato a spingere e ho trovato questa medaglia. Mi spiace non sia un oro, alla fine abbiamo lavorato tanto”.

“A chi dedico la medaglia? A me stesso”

Nonostante il podio nobile – completato da un altro belga, Wout Van Aert, proprio sotto gli occhi del re del Belgio Filippo – il cronoman piemontese non riesce a essere soddisfatto fino in fondo del risultato ottenuto sul traguardo del Pont Alexandre III. “Un po’ di rabbia c’è, perché speravo in altro. Non è la medaglia che volevo, ma mi ha battuto un fuoriclasse. Ho provato fino alla fine a dare il massimo, purtroppo con la pioggia non sono un drago – ha ammesso – A chi la dedico? A me, tutti vedono i 36 minuti di oggi ma nessuno vede i 200 giorni dietro”.

 

“Mattarella? Mi spiace averlo fatto aspettare sotto la pioggia”

Resta la soddisfazione di aver centrato una medaglia davanti al Presidente della Repubblica. “Mi ha fatto i complimenti, mi spiace averlo fatto aspettare sotto la pioggia”, ha ammesso Ganna, determinato a rifarsi sulla pista con il quartetto dell’inseguimento che tenterà di difendere l’oro di Tokyo. “Abbiamo aperto le danze adesso dobbiamo continuare a ballare – ha sottolineato – Spero che questa medaglia possa aiutare i miei compagni ad aver la grinta per continuare a crederci fino all’ultimo metro”. Di certo il morale nel team azzurro di ciclismo è alto dopo l’incontro con Mattarella. “Avete cominciato una grande avventura, e comincia anche bene”, ha dichiarato il Capo dello Stato, accompagnato dalla figlia Laura e dal presidente del Coni Giovanni Malagò, che ha scherzato con gli azzurri sul meteo avverso che sta colpendo anche oggi Parigi. “Anche oggi bagnati, però abbiamo preso una medaglia”, ha detto Alberto Bettiol di fronte al Presidente della Repubblica.

 

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