Il racconto dell'uomo dei record tra i protagonisti del ciclismo dei primi anni del '900

L’impresa è nel titolo, la storia nel suo nome. 40,405 come i chilometri percorsi in un’ora dall’uomo dei record, Luigi Ganna, che impose il suo primato nel 1908, sul velodromo di Porta Ticinese. Quell’impresa storica che diventa uno splendido ritratto di famiglia è raccontato nel volume “40,405”, scritto dalla varesina Stefania Bardelli e pubblicato da Sunrise Media. Ganna è stato un grande protagonista del ciclismo epico, uno dei campioni indiscussi dei primi anni del ‘900. Parte dalle competizioni nelle sagre, poi arriva a quelle regionali, sfida i più forti. Arriva la prima vittoria alla Coppa Valle Olona nel 1906, Luison spicca il volo. Nel suo palmares innumerevoli vittorie tra le quali svettano la terza edizione della Milano-Sanremo e il primo Giro d’Italia. “Non solo bicicletta ma anche ricordi di famiglia – dichiara l’autrice Stefania Bardelli – Savina, l’amore della sua vita, i figli Martino e Maria, l’azienda Cicli Ganna. Poi l’amicizia con Fiorenzo Magni che riportò la festa del Giro nella villetta di viale Belforte a Varese. ‘40,405’ è una storia che mi accompagna da una vita, Luigi Ganna era lo zio di mio nonno Umberto Gioia”.

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