Il 24enne veneto taglia il traguardo in volata bruciando il colombiano Gaviria. La maglia rosa resta sulle spalle dello spagnolo López Pérez

Finalmente Italia. Il primo successo azzurro al Giro d’Italia 2022 arriva al traguardo di Reggio Emilia, epilogo dell’undicesima tappa. Ed è un trionfo a sorpresa: lo firma Alberto Dainese, con una strepitosa volata che beffa tutti i big. Il 24enne veneto del Team Dsm ha preceduto un Fernando Gaviria (Uae Team Emirates), già pronto ed esultare dopo aver dominato fino agli ultimi venti metri, terzo Simone Consonni (Cofidis). A seguire l’uomo che aveva lanciato la volata insieme al colombiano, Arnaud Démare (Groupama-FDJ). Quinto Caleb Ewan (Lotto Soudal) davanti a Mark Cavendish (Quick-Step Alpha Vinyl Team). Nella top ten di giornata anche Sacha Modolo (Bardiani CSF Faizanè), ottavo. Giornata dunque indimenticabile per Dainese, al primo successo in carriera al Giro: “Non ci credo ancora”, ha commentato al traguardo della città nel Tricolore. “Una vittoria di peso, sono due anni che corro, sono super contento di essere il primo italiano a vincere in questa edizione”.

Il veneto ha sorpreso tutti con una grande rimonta negli ultimi metri: “E’ stato speciale avere Bardet come ultimo uomo, fino all’ultima curva mi ha portato in decima posizione. Ero intruppato nel gruppo, poi sono riuscito a uscire negli ultimi trenta metri e a passare Gaviria”, ha aggiunto. Juan Pedro López (Trek-Segafredo) resta al comando della classifica generale: per lo spagnolo, sono otto i giorni in maglia rosa. Tutto come previsto, anche se le emozioni, in quella che doveva essere la classica frazione interlocutoria considerati i 203 km pianeggianti e la mancanza di gran premi della montagna, non sono mancate. A prendersi inizialmente la scena sono stati Filippo Tagliani della Drone Hopper Androni e Luca Rastelli della Bardiani CSF Faizané, partiti all’attacco e arrivati a toccare i 5′ di vantaggio. Il duo è stato raggiunto dopo un centinaio di km. Il primo a sfilare al traguardo volante di San Giovanni in Persiceto è stato Richard Carapaz, che ha guadagnato i 3 secondi di abbuono: l’ecuadoriano della Ineos Grenadiers è secondo nella generale a 12″ da Lopez. Poi ci ha provato, ai -70 km, il belga Dries De Bondt (Alpecin Fenix), con un acuto solitario durato fino ai 1500 metri dal traguardo.

“Ho visto che Carapaz stava andando alla ricerca di secondi allo sprint intermedio ma sono conscio di non essere veloce come lui, quindi non potevo fare nulla per contrastarlo”, ha commentato Lopez. “Sono comunque contento di tenere la maglia rosa almeno un altro giorno. I miei compagni di squadra hanno fatto uno splendido lavoro, mi hanno sempre indicato cosa fare. Ci sono stati dei momenti difficili durante la tappa, ma grazie al mio team li ho passati senza problemi”, ha aggiunto lo spagnolo. Al via oggi non c’era lo sfortunato Biniam Girmay, vincitore della tappa di ieri: l’eritreo è stato infatti costretto al ritiro a causa del problema all’occhio sinistro accusato ieri, quando nel celebrare il successo di Jesi è stato colpito dal tappo dello spumante. Domani è in programma la dodicesima tappa, 204 km da Parma a Genova.

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