Tornano in pista gli atleti azzurri impegnati ai Mondiali di atletica 2025 di Tokyo. Oggi occhi puntati sulle staffette e su Nadia Battocletti, che dopo l’argento nei 10.000 ha conquistato il podio anche oggi nei 5.000, terza, sconfitta solo dalle fortissime avversarie keniane Beatrice Chebet e Faith Kipyegon. L’Italia raggiunge quota sette medaglie, un record nella competizione. Delusione invece in mattinata per Antonella Palmisano, ritiratasi dalla 20 km di marcia.
Il programma di oggi, 20 settembre
- 12.00 Eptathlon, lancio del giavellotto
- 12.05 Decathlon, salto in alto
- 12.35 4×400 maschile, batterie
- 12.54 Lancio del peso (femminile), finale
- 13.00 4×400 femminile, batterie
- 13.25 4×100 maschile, batterie
- 13.45 4×100 femminile, batterie
- 14.05 Lancio del giavellotto (femminile), finale
- 14.11 Eptathlon, 800 metri
- 14.29 5000 metri (femminile), finale
- 14.55 Decathlon, 400 metri
- 15.22 800 metri (maschile), finale
L’Italia della 4×100 maschile è ufficialmente fuori dalla finale dei Mondiali di Tokyo. E’ stato infatti rigettato il ricorso presentato dalla Fidal. La gara degli azzurri è stata condizionata da un contatto con il Sudafrica. In quinta corsia, al cambio Marcell Jacobs urta con il primo frazionista sudafricano Shaun Maswanganyi al suo esterno, in sesta, e rischia di cadere, rimane in piedi anche se il risultato è compromesso. L’urto non è stato considerato un’infrazione tale da inserire il quartetto alla finale in programma domani. Fausto Desalu, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Matteo Melluzzo hanno concluso la batteria in 38″52, undicesimo tempo complessivo.
“Non ci credo ancora, poteva essere scontata vedendo la gara dei 10mila, ma dopo quella e la batteria, è impossibile da dire che la medaglia è certa. Ieri ho fatto uno step in più. Per me essere qui è un sogno, correre con loro, vederle in gara, fare 14′ e 59″ è una cosa da uomo. Ieri ho detto a papà ‘Sai che c’è, stavolta provo’ e mi sono messa davanti, in gara mi dicevo ‘se sei stanca tu son stanche anche loro, non sono dei robot e se entri in gara con la tua tattica almeno ci provi’. Oggi ci ho provato e sono davvero fiera di me stessa”. Così a Raidue Nadia Battocletti, bronzo nei 5000 metri ai Mondiali di Tokyo. “Ho pensato tanto a quello che mi ha detto Pierluigi Fiorella, mi ha dedicato una canzone ‘Rain in black sky’, e mi ha detto che l’ultimo giro doveva essere come questa melodia. Kipyegon ho visto che la stavo per raggiungere, la mia stanchezza aumentava, anche perché gli ultimi 200 metri ho visto che stava arrivando Tsegay e mi sono detta ‘va bene osare ma non essere sciocchi’. Sono molto felice di queste medaglie, il mio staff, la federazione, Stefano Mei che mi permette di fare le mie cose con tranquillità, tutti davvero, grazie a mamma e papà e al mio fidanzato Gianluca che è qui con me. È bellissimo condividere con loro i miei momenti più belli”, ha aggiunto.
“Se mi immaginavo di vincere due medaglie… me lo immaginavo? Non penso neanche che nei miei sogni migliori potessi desiderare così tanto, soprattutto in una disciplina come la mia dove si pensa il trono sia dell’Africa. Spero che i bambini e i miei coetanei capiscano che non c’è un trono per nessuno, il trono è del mondo. Dalle Olimpiadi di Tokyo dove arrivai settima tornare qui dopo 4 anni e avere al collo due medaglie, beh neanche nei miei sogni potevo desiderarlo. Gli occhi sono ora puntati all’Olimpiade, siamo già lì. Vorrei sognare in grande, riuscire a realizzare altri miei sogni nel cassetto, continuare a crescere e a divertirmi in questo sport”, ha concluso l’azzurra.
Una eccezionale Nadia Battocletti conquista il bronzo nei 5000, dopo aver già vinto l’argento nei 10000. L’atleta azzurra è stata battuta solo dalle fortissime keniane Beatrice Chebet e Faith Kipyegon, rispettivamente oro e argento. Beatrice Chebet ha vinto con 14’54″36, argento per Fath Kipyegon con 14’55″07, terzo gradino per Battocletti con 14’55″42. Si tratta del settimo storico podio per l’Italia in questa edizione. Superato il record di medaglie conquistate in una singola rassegna dalla squadra italiana. Il massimo storico per l’Italia era di sei medaglie in un’edizione a Goteborg nel 1995 con due ori, due argenti e due bronzi.
Ai mondiali di atletica a Tokyo poca fortuna per le azzurre della 4×100 con l’infortunio in prima frazione di Vittoria Fontana, costretta quasi a fermarsi in curva per un problema alla coscia sinistra, poi Gloria Hooper riesce comunque a prendere il testimone che arriva a Dalia Kaddari e Alessia Pavese, out con la sesta posizione in 49″41 nella batteria vinta dalla Giamaica (41″80). Azzurre fuori dalla finale.
La staffetta azzurra maschile 4×100 composta da Desalu, Jacobs, Patta e Melluzzo ha chiuso al sesto posto con il tempo di 38″52 la prima semifinale ai Mondiali di Tokyo ma non si esclude un possibile ricorso. Al secondo cambio Jacobs era nella sua corsia regolarmente in attesa del testimone quando lo staffettista sudafricano da dietro lo colpisce al braccio, l’azzurro si sbilancia e rischia di cadere. Non è escluso un ricorso per un possibile ripescaggio. “Non ho fatto in tempo a fare il primo appoggio e ho sentito una botta. Mi sembrava di essere nella mia corsia Non mi era mai capitato una cosa del genere, l’obiettivo era comunque portare il testimone al traguardo, dobbiamo capire se mi ha ostacolato e se è entrato nella mia corsia, bisogna sperare in questo. Eravamo tutti super fomentati e potevamo correre bene”, ha dichiarato a Raidue Jacobs.
La 4×400 azzurra femminile approda alla finale ai Mondiali di atletica a Tokyo con l’ultimo tempo di ripescaggio. L’Italia ha chiuso al quarto posto la propria batteria con il tempo di 3’24″71. Questi i tempi delle staffettiste azzurre: Anna Polinari 51″45, Virginia Troiani 51″05, Alessandra Bonora 51″33, Alice Mangione 50″88.

