La 30enne keniana ha vinto la London Marathon realizzando il record del mondo femminile

La maratona ha una nuova regina: la keniana Peres Jepchirchir, incoronata all’ombra di Buckingham Palace dopo una straordinaria London Marathon che il 21 aprile l’ha vista trionfare in 2ore 16 minuti e 16 secondi, migliorando di ben 45 secondi il precedente record del mondo stabilito sempre a Londra dalla connazionale Mary Keitany, 2h17’01, e che durava da cinque anni. “La preparazione è andata bene, anche se non mi aspettavo di vincere – racconta a LaPresse – di sicuro speravo di salire sul podio”.

Del resto la trentenne, che ha come manager l’italiano Gianni Demadonna, ha un curriculum di tutto rispetto: oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020 in maratona 2 volte campionessa del mondo sulla mezza maratona nel 2016 e nel 2020, vincitrice a Londra anche lo scorso anno, a Boston nel 2022 e New York 2021. E pensare che al suo esordio, nella maratona di Kisumu, in Kenya, nel 2013 segnò un assai modesto 2h47’33. “Ho nel cuore tutte le mie vittorie – racconta Peres Jepchirchir – ma sicuramente più di tutte c’è quella del record mondiale a Londra”.

Record arrivato migliorando di un minuto il precedente primato personale, a Valencia nel 2020, e dopo uno stop per infortunio che l’aveva costretta a ritirarsi dalla start list della New York Marathon, lo scorso novembre. “Mi sono sentita malissimo perché ero in ottima forma”, ricorda, “gli infortuni sono la cosa che odio di più di questo sport, che amo perché mi ha consentito di incontrare tantissime persone provenienti da diversi paesi e culture, e imparare tantissimo”.

Superato lo stop, testa alla stagione primaverile: “non ho cambiato la mia tipologia di allenamento, in genere corro circa 140 chilometri a settimana – spiega – circa un mese prima della gara però ho ridotto il volume e ho lavorato soprattutto sulla velocità”. Ai piedi, nella gara londinese, le Adizero Adios Pro Evo 1 di Adidas: “Sono le scarpe migliori che ho usato nella mia carriera – assicura Peres Jepchirchir – sono molto più leggere, e ho sentito la spinta sul terreno”.

Ora testa alle Olimpiadi, in cerca del bis: “So che la competizione sarà alta, ma farò del mio meglio per salire sul podio. Per ora sono concentratissima su Parigi, non ho fatto programmi per l’autunno”.

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