Il velocista azzurro si racconta a LaPresse in questo periodo di quarantena. "Rinvio dei Giochi Olimpici? Scelta giusta". E su chi combatte in prima linea il coronavirus: "Li ringrazio, meritano molto più di una medaglia"

“Ho iniziato a fare le pulizie, cosa che prima non facevo. È quello è davvero faticoso, perché in casa ognuno ha il suo compito e ci aiutiamo a vicenda. Poi sto studiando matematica e nei momenti di relax ascolto musica e leggo”. Filippo Tortu trascorre la sua quarantena come un qualsiasi ragazzo della sua età, fra un aiuto alla mamma nelle faccende domestiche e lo studio. Ma il 21enne uomo più veloce d’Italia, recordman nei 100 metri con 9”99, sta trovando anche il modo di tenersi in forma per farsi trovare pronto alla ripresa della stagione dell’atletica quando finirà l’emergenza coronavirus. In esclusiva a LaPresse il campione lombardo, di origini sarde, racconta come sta vivendo questa situazione per lui inusuale.

Come stai vivendo questo periodo di stop forzato e riesci a tenerti in forma lavorando solo a casa?

Penso di viverla un po' come tutti, sono sempre a casa ma ho trovato il modo di allenarmi. Penso di essere in forma, sto bene dal punto di vista atletico. Mi alleno in giardino, ho gli attrezzi a casa. Certo con gli allenatori abbiamo dovuto cambiate un po' tutti i piani per quest'anno, ma dal punto di vista atletico sto bene.

Sei in contatto con qualche tuo collega, magari anche straniero. Come commentate questa situazione?

Sono in contatto con i miei compagni della nazionale, ma sento spesso anche Armand Duplantis (recordman nel salto con l’asta, ndr). Siamo molto amici, lui vive in America e quando è scoppiata l’epidemia mi aveva chiesto come stavo. Ora sono nella nostra stessa situazione e ogni tanto ci sentiamo.

Quanto ti è pesato il rinvio delle Olimpiadi, credi sia stata la scelta giusta?

Senza dubbio è stata la scelta corretta da parte del Cio, anche se c’era qualcuno che non era d'accordo. Io lo ero ancora prima dell’annuncio ufficiale. Da atleta mi dispiace e non poco, ma cerco sempre di prendere il lato positivo delle cose: vuol dire che avrò un anno in più per prepararmi.

Quale sarà l’obiettivo per il 2022: ti concentrerai solo sui 100 metri, provando migliorare ancora il tuo record o punterai anche sui 200?

Penso di essere più portato per i 100 metri e l'anno prossimo farò solo quelli. Per i 200 ne approfitterò quest'anno, poi vedremo di capire su cosa puntare. Però io sono orientato quasi al 100% nel puntare sui 100.

Tu vivi vicino a Bergamo, quali sensazioni hai provato nel vedere certe immagini drammatiche e cosa vuoi dire alla gente del luogo?

Io sono molto legato alla città di Bergamo, perché buona parte della preparazione invernale la faccio lì. Sono sempre stati molto gentili ed ospitali, sono davvero riconoscente. Conoscendo lo spirito e la forza d'animo dei bergamaschi e dei bresciani sono sicuro che, malgrado questa sia la cosa più brutta che gli sia capitata, torneranno a essere quelli che erano prima. Di questo sono sicuro.

Tu sei un atleta delle Fiamme Gialle, che come altri corpi militari ma soprattutto medici e infermieri sono in prima linea nella lotta al virus. Che medaglia assegneresti a tutte quelle persone che stanno lavorando per noi a rischio anche della loro vita?

Darei anche più di una medaglia, perchè stanno facendo un lavoro magnifico. Sono a disposizione di tutti, mettendo la vita degli altri anche davanti alla loro. Una medaglia sarebbe troppo poco, il mio ringraziamento va a tutti quelli che sono in prima linea.

Tu sei anche un tifoso e appassionato di calcio, che idea ti sei fatto delle polemiche di questo periodo e secondo te è giusto provare a riprendere a giocare per finire la stagione?

Se sia giusto o sbagliato riprendere non saprei dirlo, l'unica cosa che posso dire è che nel caso si decida di ricominciare bisogna essere sicuri che nessuno dei calciatori e degli staff abbia il virus. Soprattutto servirà prima un periodo di allenamenti.

La tua Juve ha fatto sapere che non accetterebbe uno Scudetto assegnato a tavolino, sei d’accordo?

Sono d’accordissimo, anzi di più. Perchè questo è lo spirito della Juve: non lo sentirebbero loro e preferiscono giocarselo sul campo. Questa è una bella cosa per me.

Ma è vero che nel 2026 vorresti cimentarti nel bob ai Giochi di Milano-Cortina?

È una idea che mi sono fatto, perchè uno dei miei sogni era disputare le Olimpiadi in Italia. Naturalmente speravo di poterlo fare nei 100 metri, ma si è persa la grande occasione con Roma per il 2024. Con la bella notizia di Milano-Cortina ho provato a pensare ad un modo per partecipare e l'unica possibilità mi sembra quella del bob. Diciamo che non mi dispiacerebbe.

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