Un altro carosello, un altro bagno di folla, un’altra notte che sembra non finire mai. Nell’arco di un mese indimenticabile Piazza Maggiore diventa l’ombelico del mondo dello sport italiano, luogo d’incontro che unisce la palla rotonda a quella a spicchi, con il Bologna FC che cede virtualmente il testimone alla Virtus Bologna. L’immagine di Lewis Ferguson che alza la Coppa Italia dopo aver battuto il Milan sotto il cielo di Roma, a 51 anni dall’ultima volta, fa il paio con quella di Marco Belinelli che solleva il trofeo dello scudetto sul parquet di Brescia, travolta 3-0 in finale dopo esser andata oltre i suoi limiti. Il 14 maggio e il 17 giugno sono due date destinate a entrare nella storia del capoluogo emiliano.
Bologna epicentro dello sport italiano
Celebre per la sua università, la più antica d’Europa, per la tradizione gastronomica e per il colore rosso che caratterizza case, portici e antiche torri rendendola unica nel suo genere. A ‘La Dotta, la Grassa, la Rossa‘ bisognerà ora aggiungere un altro soprannome, perché Bologna – che a novembre ospiterà anche la fase finale della Coppa Davis – è diventata anche epicentro dello sport italiano. Il trionfo delle Vu Nere nel campionato di basket, il 17° in assoluto, si intreccia poi a una storia di vita umana che va oltre la vittoria in sé e per sé.
La malattia di Polonara
L’avvicinamento alla gara3 della finale scudetto è stato funestato infatti in casa Virtus dalla notizia della leucemia mieloide diagnosticata ad Achille Polonara, cestista 33enne già costretto a fermarsi nell’ottobre 2023 per un tumore ai testicoli, che il giocatore era riuscito a superare tornando sul parquet a meno di due mesi dall’operazione. Per la squadra emiliana guidata dal veterano Dusko Ivanovic riportare il tricolore in città, dove mancava dalla stagione 2020/21, è diventata una sorta di missione. E così all’indomani del trionfo la coppa della Serie A ha fatto capolino nella stanza del Sant’Orsola dove Polonara è attualmente ricoverato. A consegnargliela tre simboli della squadra: Toko Shengelia, protagonista assoluto ai playoff e prossimo al passaggio a Barcellona, Marco Belinelli, capitano e veterano delle Vu Nere, in odore di ritiro, e Alessandro Pajola, cuore e polmoni della squadra. “Te l’avevamo promesso e te l’abbiamo portata. Forza Achille”, ha scritto sui social la Virtus, che si è presentata in blocco all’ospedale bolognese per mantenere la parola data. Da compagno a compagno.
Il premio MVP è in buone mani adesso ✌🏼✨ pic.twitter.com/6VvvP9Pu3T
— Virtus Segafredo Bologna (@VirtusSegafredo) June 18, 2025