La corsa ha un nuovo padrone dopo una 14/a tappa ricca di spettacolo ed emozioni

Il Giro d’Italia ha un nuovo padrone: Richard Carapaz, uno dei favoriti della vigilia, è la nuova maglia rosa dopo una 14/a tappa ricca di spettacolo ed emozioni, vinta da Simon Yates a Torino. Il piccolo ecuadoriano Carapaz, che ha vinto il Giro nel 2019 e poi l’oro olimpico l’anno scorso, ha attaccato sulla ripida salita di Superga a quasi 30 km dalla fine, poi ha dovuto resistere quando l’australiano Jai Hindley, uno scatenato Vincenzo Nibali e Yates lo hanno ripreso sulla penultima salita al Colle Della Maddalena. Sull’ultima salita al Parco del Nobile è stato Yates ad attaccare staccando in un batti baleno i suoi tre compagni di fuga. Il britannico del team BikeExchange-Jayco è così arrivato da solo al traguardo con 15 secondi di vantaggio su Hindley, Carapaz e Nibali, che hanno tagliato il traguardo tutti insieme, dopo quasi quattro ore. È stata la seconda vittoria in questo Giro per Yates, che ha vinto anche la cronometro individuale nella seconda tappa, e la sua sesta assoluta nella corsa rosa. Un successo dolceamaro per Yates, che è uscito dalla lotta per la classifica generale durante la nona tappa che si è conclusa in cima alla temibile salita del Blockhaus. “Il mio piano originale oggi era di andare in fuga ma la tappa è andata diversamente. Nel finale ho avuto il vantaggio di non essere tra i contendenti della classifica generale anche se ero venuto qui per vincere il Giro. E’ la mia sesta vittoria di tappa ma non compensa la delusione per il tempo perso sul Blockhaus”, ha ammesso Yates.

Il percorso di 147 km da Santena a Torino, la frazione più corta di questo Giro, includeva due salite sulle colline di Superga e Maddalena in un impegnativo circuito di due giri nella seconda metà di una frazione che sembrava una classica di un giorno. Con la temperatura salita a 34° C e un ritmo frenetico fin dall’inizio imposto dal gruppo, la classifica generale è stata completamente riscritta. Carapaz precede ora Hindley di 7 secondi e il portoghese Joao Almeida è terzo assoluto, a 30 secondi. “Ora proveremo a difendere la maglia rosa”, ha detto Carapaz. “Non mi ricordavo che tre anni fa l’avevo presa proprio alla tappa 14 ma sono soddisfatto di averlo fatto di nuovo”, ha aggiunto il ciclista sudamericano. Juan Pedro Lopez, lo spagnolo che ha vestito la maglia rosa per 10 giorni, è crollato quando Carapaz ha attaccato su Superga. È ora nono a più di quattro minuti. Un ottimo Nibali è invece ottavo a 2’58”, oggi lo Squalo ha provato a vincere la tappa in tutti i modi ma alla fine si è dovuto arrendere a Yates. “E’ stata durissima. sono soddisfatto, cercavo la vittoria di tappa ma sapevo che era difficile, ero controllato a vista perché sono sempre considerato pericoloso ed è difficile sganciarsi dal gruppetto dei migliori”, ha dichiarato. Una frazione che ha fatto anche una vittima eccellente: Tom Dumoulin, il vincitore del Giro 2017, ha abbandonato a metà tappa a causa del mal di schiena. Nel 1949 la collina di Superga fu teatro del tragico incidente aereo in cui venne spazzata via l’intera squadra di calcio del Torino. Quest’oggi i corridori, con una frazione così combattuta, hanno onorato certamente la memoria di quei campioni. Domenica è in programma la 15/a tappa di 178 km da Rivarolo Canavese a Cogne che presenta tre lunghe salite, incluso l’arrivo. Dopo la splendida tappa di oggi, lo spettacolo è assicurato.

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