Il sindaco meneghino: "Sono 15 mesi che ne parlo con Bach. A Milano oltre l'80% dei cittadini ha detto di essere favorevole"
Le montagne rosa delle Dolomiti e l'esperienza di Expo. Ecco il mix in estrema sintesi che si porta dietro la candidatura Milano-Cortina d'Ampezzo per le Olimpiadi invernali 2026. "Le possibilità sono buone", è la sintesi del sindaco Giuseppe Sala in occasione dell'evento alla Triennale in vista dei Mondiali di sci alpino di Cortina del 2021. Ma con un occhio ai Giochi fissati fra otto anni. Ormai, insomma, la partita è a due: un'altra Italia-Svezia. Con Stoccolma ancora in campo. Per fortuna, però, nulla a che vedere con l'ultima sfida di calcio che ha escluso gli Azzurri da Russia 2018.
"Si dice che siccome Calgary non c'è, allora le Olimpiadi non le vuole nessuno. Se le porteremo a casa, nessuno si ricorderà di chi ha partecipato. Da 15 mesi ne parlo con Thomas Bach (presidente del Cio, ndr). A lui ho detto: so che avete fatto un sondaggio sul gradimento della cittadinanza, a Milano oltre l'80% dei cittadini ha detto di essere favorevole", sottolinea ancora il sindaco, arrivato a Palazzo Marino giovedì dopo aver guidato la macchina di Expo. Fiore all'occhiello della metropoli nel mondo.
La prossima tappa sarà la presentazione del dossier in programma il 28 novembre. "Tokyo – continua Sala – sarà un'occasione per presentare la nostra candidatura ai delegati e capire un po' come vedono la nostra proposta. Bach (presidente del Cio, ndr) si è già espresso positivamente e mi pare che sia una notizia quella di un tedesco che parla bene della proposta italiana. Andiamo con grande motivazione". A detta del primo cittadino milanese, la proposta italiana rispetta le nuove regole del Comitato olimpico internazionale. Insomma, non tanti nuovi investimenti, rispetto dell'ambiente e un'idea di allargamento. "Il tema – sottolinea Sala – è coniugare il fascino dell'Italia di una città internazionale come Milano e un luogo iconico come Cortina".
Il ragionamento è molto pratico. Un grande classico per chi abita sotto la Madonnina. "Noi dobbiamo trovare 400 milioni di euro in 8 anni. Non sono pochi, ma il tema dei soldi è molto limitato. Lombardia e Veneto – assicura Sala – offriranno garanzie, però quello che ha detto Salvini è importante: prima le amministrazioni locali cerchino di trovare i fondi al loro interno e dalle aziende, il resto lo mettiamo noi. Mi sembra una cosa di buon senso. Mi pare una svolta. Andiamo dritti".
Poi le parole chiare del sindaco di Cortina d'Ampezzo, Gianpietro Ghedina, che non si preoccupa più di tanto di avere accanto un gigante come Milano. "Noi siamo il cuore e loro la testa. Noi siamo la poesia e loro la prosa. Mangiamo e viviamo di neve tutto l'anno, ma le capacità di Milano sono un punto fermo e importante per avere una candidatura vincente". Quindi, un appello ai giallo-verdi: "Il governo faccia la sua parte. È impensabile che non partecipi. Da qui al 2026 sicuramente è un impegno raggiungibile". Dopo la sconfitta prima del fischio d'inizio di Roma 2024, l'Italia vuole voltare pagina. E magari anche divertirsi un bel po' sulla neve o su una pista di ghiaccio.
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