Il percorso ha toccato quasi tutti i punti più importanti e famosi della Capitale
Il keniota Cosmas Jairus Kipchoge Birech e l'etiope Chota Rama Tusa sono il re e la regina della Maratona di Roma. La manifestazione, giunta alla sua ventiquattresima edizione, ha visto 14mila atleti e appassionati in marcia per le strade della Capitale, in un percorso baciato dal sole che ha toccato oltre 500 siti di interesse storico, archeologico e architettonico in tutta la città.
Tusa cercava il tris della leggenda e lo ha ottenuto. La 24enne etiope ha ottenuto anche il secondo miglior tempo della storia con 2:23:46. Birech ha tagliato il traguardo in 2:08:03, secondo Abdi, etiope di nascita ma di nazionalità del Bahrein, mentre il keniota Kangogo ha chiuso al terzo scalino del podio. Nella gara per atleti pralimpici, categoria wheelchair, hanno vinto lo spagnolo Rafael Botello Jimenez in 1:54.19 e l'olandese Margriet Van Den Broek in 2:21.41. Tra gli handbiker ha trionfato l'azzurro Mauro Cratassa, 54enne di Vitorchiano, in 1:22:15.
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