A Londra, grande tempo per il fondista inglese. Bolt avanti nei 100, ma non sembra troppo brillante. Fuori i due italiani Ojiaku e Margherita Magnani

Via ai mondiali di atletica leggera a Londra ed è subito medaglia d'oro per la Gran Bretagna. La più scontata, forse, ma anche la più densa di significati. La conquista Mohamed Farah nei 10.000 metri. Una gara condotta su ritmi forsennati e conclusa con una volata mozzafiato. Il britannico trionfa con lo straordinario tempo di 26:49.51 (mondiale stagionale e secondo di sempre nei campionati). Secondo l'ugandese Joshua Kiprui Cheptegei (26:49:94), davanti al kenyota Paul Kipngetich Tanui (26:50:60.

Bolt – Usain Bolt vince la sua batteria dei 100 metri, la sesta, in 10"07. Tempo e svolgimento della gara non convincono né lui né chi l'ha visto correre: "Non sono contento" ha detto. Domani c'è la semifinale e,  poi, la finale. Il miglior tempo delle batterie lo fa segnare l'altro giamaicano Julian Forte in 9"99. Non male lo statunitense Christian Coleman (10"01). Avanti anche Justin Gatlin (Usa in 10"05) e l'altro giamaicano Yohan Blake (10"13)..

Fuori gli azzurri – Eliminati subito i due azzurri in gara. L'avventura iridata di Kevin Ojiaku e Margherita Magnani si conclude qui. Il lunghista piemontese (personale stagionale di 8,20) atterra a 7,82 (-0.1), ma la qualificazione sfuma per 9 centimetri. La mezzofondista cesenate conclude al dodicesimo posto (4:09.15) la sua impegnativa batteria dei 1500 metri: per il passaggio del turno le sarebbe servito mezzo secondo abbondante di primato personale.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata