di Luca Rossi

Maranello (Modena), 14 dic. (LaPresse) – Tra passato e presente, guardando al futuro. Con entusiasmo, perché il Cavallino vuole tornare rampante in Formula 1. Non si sono fatti mancare niente il presidente della Ferrari, Sergio Marchionne, e il team principal della Rossa, Maurizio Arrivabene, in conferenza stampa nella sede della scuderia di Maranello.

LA SFIDA – Da numero uno dell’azienda, Marchionne ha messo subito le cose in chiaro in vista della prossima stagione: “Vedremo tutto – ha detto – nel primo Gp in Australia. Vediamo se siamo riusciti a colmare le differenze fra noi e” la Mercedes. “Non è una cosa da prendere alla leggera, perché il Gp Australia non è scontato. Aspettiamo. Li rispetto, li temo ma non ho paura di incontrarli”. Gli ha fatto eco Arrivabene: “Stiamo lavorando con determinazione e umiltà. Sappiamo benissimo chi abbiamo di fronte a noi: la Mercedes è molto forte, è ben equipaggiata. Non vanno fatti proclami in inverno, i conti si fanno in Australia in primavera al primo Gp. La macchina del prossimo anno la vedrete a Barcellona, al primo test”. Ancora Marchionne: “Il grande difetto della Ferrari è che si è giocata il Mondiale in inverno. Se posso fare un suggerimento a me stesso e a tutti i miei colleghi della scuderia, è di essere veramente terrorizzati dell’arrivo della primavera”. “Un terrore positivo”, ha specificato Arrivabene, che ha poi scherzato con il suo compagno di tavolo davanti al microfono, suggerendo di “mettere una fotografia della Mercedes in tutti i reparti. Io ce l’ho”, ha detto il team principal ferrarista. “Io pure”, ha risposto a stretto giro Marchionne.

IL FUTURO. “E’ un’ipotesi possibile, ma molto improbabile che la Ferrari lasci la Formula 1. Se non ci vogliono, noi ce ne andiamo”, ha detto ancora senza peli sulla lingua il presidente della Rossa. “La F1 – ha chiarito Marchionne – costa. Non è che ci guadagniamo. Ci guadagniamo perché ha un impatto sul marchio. Ma neanche la Mercedes lo fa. Chi ci guadagna davvero è Bernie (Ecclestone, il numero uno della Fom, ndr)”. E c’è anche spazio per una sorpresa, al momento dello scambio di auguri per Natale con i giornalisti. La rivelazione del presidente della Ferrari è servita: “Stiamo pensando a un ritorno del marchio Alfa Romeo, come nostro competitor, alle corse, in Formula 1. E’ incredibile come resti nel cuore della gente”.

I PILOTI. Marchionne, intanto, ha anche punzecchiato Fernando Alonso: “Dopo cinque anni a Maranello, è uscito meno ferrarista di quanto sia stato Vettel fin dall’inizio. Sebastian alla cena di sabato scorso mi ha colpito molto davanti a 1200 persone con un discorso in italiano. Ha grandissimo cuore e un grandissimo attaccamento alla scuderia. Ogni giorno è diventato sempre più ferrarista”, ha fatto notare il numero uno di Maranello. Da un pilota all’altro. “Ho visto un grandissimo cambiamento in Kimi” Raikkonen. “E’ stato quasi come un film la sua stagione – ha raccontato il manager con il golf – con un primo tempo e un secondo. Stiamo cominciando a vedere un Kimi diverso. Mi ha fatto vedere una foto di sua figlia lo scorso sabato.

E’ un padre orgoglioso. Credo che lo vedremo più impegnato che mai.

Sebastian ha avuto un anno fenomenale, speriamo lo sia anche per Kimi” il 2016. Infine, uno sfogo quando si parla delle regole ‘imposte’ dai vertici della F1: “Qua spendiamo centinaia di milioni di euro all’anno: questa non è una cosa da prendere alla leggera. La Ferrari non ha il compito di distribuire tecnologia a prezzi ridicoli”. Ma vuole tornare a vincere. Come dimostra la sua storia.

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