Milano, 27 nov. (LaPresse) – “Come stavo in panchina? Deluso no, non direi. Ma c’ero rimasto male, molto male. L’emozione del gol è tutto per un attaccante, e l’emozione di giocare una grande partita è lo stesso”. In un’intervista rilasciata ai microfoni di Premium Sport Mauro Icardi è tornato sull’esclusione dall’undici iniziale nel big match con la Roma. “L’anno scorso, questo punto della stagione, ne avevo segnati 3-4 in più. Non erano tanti – ha aggiunto l’argentino parlando delle poche reti segnate finora – Dopo Natale ho cominciato a segnarne tanti, fino a diventare capocannoniere”.
A proposito del convivenza con Jovetic, Icardi assicura che “è un problema che si risolve giocando assieme. Poi, uno come Ljajic se ha la palla buona ti offre l’assist. Jovetic ha qualità per fare gol lui. E dunque…Ma giocando assieme, provando e riprovando, aumenta l’intesa – ha sottolineato il centravanti nerazzurro – Le sirene inglesi? Ma io sono il capitano dell’Inter e non posso mollare la squadra in un momento così”, ha concluso Icardi.
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