Di Alberto Zanello

Torino, 25 ott. (LaPresse) – E’ l’uomo più chiacchierato della settimana a risolvere in favore della Juventus la sfida di campionato con l’Atalanta. Paulo Dybala, reclamato a gran voce da critica e pubblico dopo lo scarso utilizzo nelle ultime uscite, segna il gol che sblocca la partita e confeziona a Mandzukic l’assist del 2-0 con cui i bianconeri superano gli orobici, centrando il secondo successo casalingo di fila. Come non bastasse, il giovane talento argentino si guadagna anche il calcio di rigore nel finale poi fallito da Pogba, in una gara che ha visto comunque in crescita il centrocampista francese, autore di alcuni dei ‘suoi’ guizzi che l’hanno portato alla ribalta in Italia e in Europa. In ogni caso, se da una parte Allegri cerca di alleggerire le pressioni nei confronti dell’ex attaccante del Palermo, in campo Dybala dimostra di aver già preso per mano questa Juve, che con lui sembra avere un’altra marcia.

Dopo le tante polemiche in settimana per le esclusioni contro Inter e Borussia Monchengladbach, Allegri rilancia dal 1′ Paulo Dybala. Accanto a lui agisce Mario Mandzukic, mentre Morata si accomoda in panchina. In difesa spazio sulla destra a Padoin, mentre sulla sinistra Evra prende nuovamente il posto di Alex Sandro. Turno di riposo per Barzagli. Con Cuadrado in panchina rispunta Pereyra come trequartista. Nell’Atalanta panchina a sorpresa per Alejandro Gomez e spazio al giovane D’Alessandro. Completano l’attacco Moralez e Pinilla. L’avvio della Juventus è tipico di quelle squadre che sanno di non aver risultato alternativo alla vittoria. I padroni di casa infatti creano diverse palle gol già nei primi minuti di gioco. Al 3′ sulla punizione di Dybala Bonucci spizza in anticipo con Sportiello che blocca con qualche apprensione di troppo in due tempi. Un minuto dopo, sempre su calcio da fermo, Mandzukic non si fa trovare pronto su una palla vagante, svirgolando la sfera che finisce agevolmente tra le braccia del portiere dell’Atalanta. Il centravanti croato spreca un’altra ghiotta occasione al 7′, quando, lanciato davanti al portiere da Pogba, tenta un dribbling di troppo facendosi rimontare dalla retroguardia bergamasca. Dopo dieci minuti di sofferenza l’undici di Reja mette il naso fuori e crea diversi grattacapi in particolare sulla corsia mancina. Al 10′ Moralez scheggia la parte alta della traversa con un cross velenoso. Due minuti dopo conclusione di prima troppo centrale da parte di Dybala, servito in area da Pereyra. Con il passare dei minuti gli ospiti riescono a prendere le misure e a contenere maggiormente le sfuriate dei campioni d’Italia. L’Atalanta non disdegna anche qualche sortita in avanti come al 21′ con Grassi e al 24′ con Kurtic. In entrambe le situazioni però le conclusioni finiscono lontano dallo specchio della porta. Ben più insidiosa l’incursione di Dramè sulla sinistra, colpevolmente dimenticato dalla retroguardia della Juve, il cui cross viene ‘disinnescato’ in scivolata da Chiellini. Un minuto dopo la Juventus si porta in vantaggio: Pogba serve Dybala a centro area, l’argentino fa partire una conclusione centrale e potente che beffa Sportiello, non esente da colpe nell’occasione. L’estremo difensore si riscatta nel recupero del primo tempo con un bell’intervento d’istinto di piede su un’altra conclusione di Dybala, il più pericoloso dei suoi, innescato questa volta da un cross rasoterra all’indietro di Evra.

I padroni di casa partono forte anche in avvio di ripresa, complice anche l’ingresso in campo di un ritrovato Asamoah (all’esordio in campionato) al posto dell’infortunato Pereyra, costretto a uscire al 37′ per un problema muscolare. Questa volta però il gol della Juventus arriva subito, e al termine di una bella azione corale sull’out sinistro: Pogba inventa di tacco per Dybala, che crossa in mezzo per Mandzukic che ruba il tempo ai centrali dell’Atalanta e da due passi sigla il 2-0. Gli ospiti tentano una timida reazione, ma al 7′ il tocco interessante di D’Alessandro non trova appostato nessuno a centro area, mentre al 19′ la conclusione da fuori area di Pinilla viene controllata senza problemi da Buffon che lascia sfilare la sfera.

Nella parte centrale della ripresa i bianconeri tornano a premere insistentemente alla ricerca del terzo gol: al 20′ dopo una bella combinazione sulla sinistra la palla finisce a Dybala che però conclude centralmente. Qualche minuto ancora il giovane argentino su calcio di punizione sfiora l’incrocio dei pali, mentre al 25′ il duello tra Dybala e Sportiello si arricchisce di un nuovo capitolo quando il portiere degli orobici smanaccia il tentativo da distanza ravvicinata dell’attaccante della Juve, servito con un tocco morbido da Pogba. La gara di fatto si chiude al 28′ per l’espulsione di Toloi, che rimedia il secondo giallo per un fallo su Mandzukic lasciando in dieci i suoi. Avanti di due gol e in superiorità numerica la Juve gioca sul velluto e sfiora anche il 3-0. Pogba fallisce però il calcio di rigore fischiato al 33′ per un’entrata in ritardo di Paletta sul solito Dybala, esaltando le doti di Sportiello. I bianconeri gestiscono il risultato fino al triplice fischio finale e proseguono nel loro inseguimento ai vertici della classifica. Con un Dybala in più.

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