Torino, 19 ott. (LaPresse) – “E’ un brutto colpo per l’immagine di Platini, questo a prescindere dalle valutazioni personali. Ha comunque il diritto di essere giudicato e in tempi brevi”. Così Giancarlo Abete, ex presidente della Figc e vicepresidente dell’Uefa, commenta gli ultimi sviluppi dell’inchiesta sulla Fifa con la sospesione di Sepp Blatter e soprattutto di Michel Platini candidato alla presidenza. “I tribunali sportivi valuteranno il comportamento di Platini. I riultati dell’ inchiesta saranno importanti per valutare. I posizionamenti di carattere personali sono legati alle risultanze in termini di giustizia ordinaria e sportiva. Per ora c’è una sospensiva cautelare di primo grado, che è stata appellata, e non è sul merito”, aggiunge l’ex numero 1 di via Allegri.

Attualmente Abete è il terzo vicepresidente della Uefa, preceduto in grado soltanto dallo spagnolo Angel Maria Villar. Per quanto riguarda una possibile candidatura alternativa a Platini, domani è un giorno importante. “E’ in programma un Comitato Esecutivo della Fifa a cui prenderanno parte anche i rappresentanti dell’Uefa. Poi il 26 c’è la scadenza delle candidature. La Uefa ha mantenuto un contatto con le altre confederazioni, in particolare quelle del Sud America e dell’Asia. Sarà una occasione utile per coordinarsi, soprattutto con chi aveva dimostrato appogio per Platini e per valutare anche una alternativa”, spiega Abete che poi aggiunge: “una candidatura alternativa creerebbe un vulnus per Platini, se non ci fosse bisognerebbe poi appoggiare uno dei cinque che hanno già presentato la loro candidatura”. Abete comunque conferma il suo giudizio positivo sull’operato di Platini da presidente dell’Uefa: “Platini ha complessivamente fatto bene nei suoi 8 anni di presidenza, ha espresso una posizione critica su Blatter prima ancora del congresso e degli arresti. Questo è un fatto noto”.

Tra le critiche principali a Platini, quella di non aver fatto effettivamente poco per il rispetto del fair play finanziario considerato da Abete “più un deterrente che una norma. Ha avuto degli effetti, riducendo le perdite, ma non del tutto”. Abete si era subito dimesso dopo il flop al Mondiale, ma non pensa che Platini dovrebbe fare altrettanto. “Sono cose diverse. Platini ha incassato somme tutte dichiarate e su cui ha pagato le imposte. Che sia un danno di immagine è un dato di fatto, ma bisogna capire se si tratta di un episodio collegato a un improprio utilizzo delle risorse o una situazione gestita male”, aggiunge. Infine Abete conferma che “l’Uefa domani non chiederà il rinvio delle elezioni, farlo significherebbe trascinare questa situazione e sarebbe un elemento di debolezza. Vedremo cosa pensano le altre confederazioni, ma bisogna dare risposte in tempi brevi”.

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