Madrid (Spagna), 28 lug. (LaPresse) – “Sono arrivato che avevo nove anni e sono stato in grado di soddisfare molti dei sogni che avevo. Esordire con la prima squadra, giocare al Calderon, vincere molti titoli e indossare la maglia della squadra. Ora è il momento di affrontare nuove sfide in un entusiasmante progetto con la Fiorentina, sul quale ho grandi speranze”. Mario Suarez, neo acquisto dei viola, ha salutato così, in una conferenza stampa dove non sono mancati gli attimi di commozione, l’Atletico Madrid, squadra che lo ha cresciuto e lanciato nel calcio professionistico.
“Ovunque andrò sarò sempre un giocatore dell’Atletico“, ha spiegato lo spagnolo, 185 presenze con i Colchoneros dal suo debutto in Liga, a 18 anni. “Ho solo parole di ringraziamento, questo ambiente mi ha reso una persona e un calciatore migliore. Sono molto felice di aver giocato con l’Atletico. Non è un addio, è un arrivederci. Spero un giorno di tornare qui”, ha spiegato Suarez che ha ringraziato i tifosi: “Qui mi sono sentito sempre molto amato”. Al giocatore è stata consegnata una maglia numero 4 firmata dai suoi compagni di squadra con la scritta ‘Grazie Mario’.
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