Rio de Janeiro (Brasile), 14 lug. (LaPresse) – “Mi sento fortunato, abbiamo iniziato questo progetto dieci anni fa, con Jurgen Klinsmann. E’ stato un lavoro enorme che viene ricompensato questa sera”. Queste le prime parole del ct della Germania Joachim Low dopo il trionfo nel Mondiale in Brasile in finale contro l’Argentina. “Abbiamo fatto progressi, e siamo riusciti a vincere. Questa squadra con Lahm, Klose, Mertesacker, Podolski, Schweinsteiger, questa squadra merita questo titolo – ha aggiunto – Siamo stati i migliori in questa competizione, ottenendo risultati eccellenti. Il gruppo ha uno spirito di squadra incredibile, un livello tecnico eccezionale, c’è la volontà di vincere. Siamo orgogliosi, siamo diventati la prima squadra europea a vincere in Sudamerica”.

Eppure per i tedeschi la partita non era iniziata nel migliore dei modi, visto il forfait all’ultimo di Khedira. “Abbiamo sempre saputo che non sarebbe stata la storia soltanto di undici giocatori, ma di un intero gruppo – ha evidenziato Low – Sapevamo che qui le temperature sarebbero state alte, che si sarebbero stati degli infortuni. Oggi tutti erano pronti. Alla fine, l’Argentina era più stanca di noi”. Nonostante la batosta inflitta in semifinale, il tifo brasiliano ha sempre sostenuto la Mannschaft. “Ci ha colpito molto, anche dopo il 7-1 centinaia di brasiliani ci hanno applaudito sulla strada per l’aeroporto – ha aggiunto – E in questi giorni li abbiamo visti incoraggiarci, con le bandiere tedesche. Anche sul piano dell’accoglienza, dell’atmosfera, è stata una grande gara. Grazie al Brasile”. Infine, un retroscena sull’ingresso in campo di Mario Gotze. “Gli ho detto di mostrare al mondo di essere migliore di Messi e che avrebbe potuto decidere l’esito della partita – ha rivelato il ct della Germania – Ho pensato molto a lui. Abbiamo avuto occasioni nel tempo regolamentare, ho sentito che avevamo ancora la forza per segnare nei tempi supplementari. Volevamo evitare i rigori”.

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