Torino, 14 lug. (LaPresse) – “Qui non è in gioco l’onorabilità delle persone, che in taluni casi non sono in condizione di argomentare, qui è in gioco la credibilità del sistema”. Con queste parole il presidente della Juventus Andrea Agnelli commenta le indiscrezioni secondo cui nella riunione del Consiglio Federale del 18 luglio non verrà revocato lo scudetto 2006 assegnato all’Inter in seguito agli sviluppi del processo di Calciopoli, in quanto la Figc si dichiara “non competente” sulla questione.
“La Fiorentina e i suoi principali azionisti – prosegue il presidente bianconero – hanno correttamente sottolineato la disparità di trattamento subita da alcune società calcistiche nel 2006. Una disparità che rischia di perpetuarsi se le indiscrezioni di questi giorni dovessero essere confermate da Consiglio Federale di lunedì 18”. “Il dialogo tra gli attori principali del mondo del calcio è certamente auspicabile – dice ancora Agnelli – ma le condizioni di parità tra questi soggetti devono ancora essere garantite, anzi ristabilite, dopo 5 anni di doppiopesismo”.
In conclusione, il presidente bianconero ribadisce “che ogni azione legale sarà esperita a tutela della Juventus, se l’ordinamento sportivo dimostrerà di non essere in grado di garantire ai suoi membri pari dignità ed eguale trattamento. Questo non è il tempo della burocrazia, questo è il momento della sostanza. Il dialogo potrà stabilirsi solamente quando queste condizioni saranno garantite”.
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