Nota del sindacato: "L’azienda invece di intervenire sulle questioni poste, continua, sorda, a non chiarire quale progetto ha per l’informazione"

Uno sciopero con il 75,50% di adesione certifica la condivisione tra colleghe e colleghi dei temi della protesta. Per effetto dello sciopero è stata cancellata la maggior parte delle edizioni dei Tg mentre al Giornale Radio, dopo un’adesione del 96% dello sciopero del 27 aprile scorso, oggi circa il 95% dei giornalisti non ha firmato i pezzi in onda, le edizioni e i programmi, per sostenere lo sciopero Usigrai“. Così in una nota l’Esecutivo Usigrai.

Nonostante la protesta i cdr hanno garantito l’informazione sull’ennesima strage sul lavoro nel rispetto degli accordi sullo sciopero siglati con l’azienda. Ma l’azienda invece di intervenire sulle questioni poste dall’Usigrai, continua, sorda, a non chiarire quale progetto ha per l’informazione della Rai. Così come non spende una parola per difendere il lavoro delle redazioni e dei colleghi dai continui attacchi della politica. La mobilitazione dell’Usigrai ha avuto il sostegno di gran parte delle testate giornalistiche italiane e delle associazioni regionali di stampa. E nella conferenza di oggi l’attenzione di tutta la stampa estera. Il tema della Rai e dello stato dell’informazione in Italia, grazie alla mobilitazione di tutti i giornalisti, è tornato al centro del dibattito nel Paese. La mobilitazione non si ferma qui“. 

Usigrai coordinamento Cdr Tgr, adesione a sciopero oltre 82%

L’adesione allo sciopero nella testata giornalistica regionale è stata di oltre l’82 per cento. Nelle 24 redazioni della Tgr, su 598 giornaliste e giornalisti previsti oggi in servizio, hanno scioperato in 509.Un risultato che conferma la compattezza delle giornaliste e dei giornalisti della Tgr nel sostenere le ragioni della protesta”. Lo si legge in una nota diffusa dal Coordinamento Usgrai Cdr Tgr.”Dobbiamo però – si legge ancora nella nota – denunciare l’atteggiamento di protervia dei capiredattori di Puglia e Molise che, nonostante avessero a disposizione rispettivamente 5 e 9 colleghi, hanno deciso comunque di mandare in onda le edizioni principali, con il via libera del direttore Casarin, il cui piano editoriale è stato bocciato per due volte dalle redazioni ed ora si è candidato al Cda della Rai. Evidentemente la direzione ha valutato che la qualità dei 2 tg fosse garantita.

Da oggi siamo certi che i 2 capiredattori non potranno mai più negare riposi, ferie e permessi ai propri giornalisti adducendo motivazioni di carenza di organico.Non solo, i 2 capiredattori hanno certificato che l’organico delle due redazioni è in eccedenza. Un’operazione di facciata e di corto respiro per compiacere direzione e azienda, a discapito delle reali necessità delle redazioni.Tuttavia, se la direzione e i capiredattori di Molise e Puglia sono convinti di poter realizzare i telegiornali rinunciando alla maggior parte del proprio organico, non avranno difficoltà a soddisfare fin da subito, senza sostituzione, tutte le richieste di trasferimento e distacco delle colleghe e dei colleghi delle due redazioni”. 

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