Si parte il 6 novembre con la seconda stagione. Non più via Asiago ma la sede inedita del Foro Italico con un glass studio rinnovato

Si alza il sipario senza Fiorello sul palco, poi arriva lui e inizia il solito ‘one man show’ fino alla chiusura in bellezza con Adriano Pappalardo che intona una versione rivisitata di ‘Ricominciamo‘. “E lasciami gridare, senza Viva Rai2 non ci so stare”, cantano tutti nella sala di via Asiago in occasione del lancio della seconda stagione del fortunatissimo programma di Rai2, mentre sullo schermo viene mostrato anche lo spot del brano con il duo Fiorello-Pappalardo che sarà anche la sigla di chiusura della trasmissione. Con Fiorello, del resto, tutto fa spettacolo. E anche una conferenza stampa lo diventa. L’appuntamento è dal lunedì al venerdì, dalle ore 7. Si parte il 6 novembre per la prima puntata del suo “mattin show”, fiore all’occhiello dei palinsesti Rai che ha abituato l’emittente pubblica a un boom di ascolti lo scorso anno. E l’auspicio di tutti è che lo showman conceda il bis anche quest’anno, portando Rai2 a un’impennata dello share proprio mentre altri nuovi format faticano a decollare.

“Alcune cose non stanno performando nel modo giusto e cercheremo di aggiustarle in corso d’opera”, riconosce l’ad della Rai, Roberto Sergio, sottolineando che “l’arrivo del programma di Rosario darà un push forte alla rete”. “Un prodotto straordinario”, lo definisce l’ad, convinto che “sarà sicuramente una stagione di successo”. Marcello Ciannamea, direttore Intrattenimento Prime Time, ricorda i “numeri strepitosi” dello scorso anno, con il 26% tra il pubblico 25-34 anni. “È un prodotto che non ha paragoni con nessun altro format di intrattenimento a livello internazionale, un orgoglio per la Rai”, evidenzia il vicedirettore Claudio Fasulo. Squadra che vince, quindi, non si cambia. E allora con Fiorello ci saranno ancora Fabrizio Biggio, Mauro Casciari, i coloriti personaggi che accompagnano il trio fino al corpo di ballo diretto da Luca Tommassini. Cambia, invece, la location. Non più via Asiago (“Non siamo stati sfrattati, ce ne siamo andati noi”, puntualizza Fiorello) ma la sede inedita del Foro Italico con un glass studio ancora più grande, rinnovato e con nuovi spazi anche per il pubblico. Fiorello, accompagnato da Casciari e da un Biggio imparruccato e con la barba finta, si presenta a modo suo in conferenza. Pronti, via e primo ‘scherzetto’ all’ad Roberto Sergio: “Ma è vero che Belve va su Nove?”, domanda Fiore. E l’ad risponde con un secco “no”. “Non ve la fate scappare – lo incalza Fiorello riferendosi alla Fagnani -. Le ho detto: se tu vai alla Nove mi presento sotto casa tua e buco le gomme della macchina di Mentana”.

Al di là delle battute e delle provocazioni (“Se la Nove mi chiamasse io andrei”, dirà poco dopo), l’amore di Fiorello per “mamma” Rai non è in discussione: “Basta con questa storia che tutti migrano, la Rai è Rai e si ama indipendentemente dal governo che c’è. Prima c’erano Teledraghi e Telemonti, ora Telemeloni ma la Rai è sempre una e unica”, dice a chiare lettere lo showman. Nel suo ‘mattin show’ non mancherà l’ormai consueta colazione al bar, così come la rassegna stampa in perfetto stile Viva Rai2! e nuovi personaggi che si alterneranno a quelli creati il primo anno, da Batman a WonderTrans. La sigla firmata da Jovanotti è stata riadattata per la nuova edizione. La parte musicale sarà curata, come sempre, dal maestro Enrico Cremonesi assieme al rapper Daniele Lazzarin, in arte Danti. Viva Rai2! si potrà seguire anche in simulcast su RadioTuttaItaliana e su RaiPlay dove, inoltre, si potrà rivedere sia in formato integrale che in clip. Estratti dello show saranno pubblicati quotidianamente anche sui social.

Tra gli ospiti non sono previsti i politici, almeno per il momento, mentre tra quelli musicali il primo potrebbe essere Marco Mengoni “spoilerato” dall’ad Sergio (“Ti epurerei”, gli dice un sorridente Fiorello). E chissà, magari anche un talento del tennis: “Mi piacerebbe tantissimo avere Sinner, almeno che non mi anticipi Amadeus”. Riferimento a Sanremo, ma non è l’unico. “Condurlo non è il mio mestiere, dopo la quarta canzone presentata mi sarei già stufato”, dice Fiorello, che però a Sanremo ci andrà con il suo programma portando un glass tutto nuovo ma uguale a quello del Foro Italico. Senza irruzioni sul palco dell’Ariston, assicura (“Potrò entrare ma solo fino a metà sala”), se non nella serata conclusiva del sabato per andare a prendere per mano Amadeus e dirgli “hai finito” come promesso all’amico. Chiarito che a Sanremo non ci sarà Jovanotti, come si era divertito a far pensare, Fiorello lancia un’altra boutade su Laura Pausini (“Ha scritto un pezzo apposta per Sanremo, bel colpo la Pausini in gara, è un pezzo molto bello che si chiama ‘la compagnia’”) e stuzzica di nuovo l’ad della Rai su Sanremo 2025: “Amadeus non ci sarà, io non ci sarò. Prendete Fedez, chiamate Fazio dalla Nove. Vi fate fare la liberatoria, dalla Warner costa pochissimo. Oppure di risorse Rai ne abbiamo tantissime: Antonella Clerici, Carlo Conti… Ho parlato con Conti e gli piacerebbe tornare”, assicura Fiorello. Vero o no, per ora è lui a tornare con i suoi “45 minuti di buonumore”, per regalare agli italiani un inizio di giornata con il sorriso “senza nessun riferimento a tutto ciò che ci sta angosciando, perché siamo tutti angosciati”. È l’unica parentesi seria che si concede, sulla drammatica situazione in Medioriente. “Io non sono niente e nessuno davanti a questa tragedia, ma consentitemi l’indignazione e il dolore che provo ogni volta che vedo i telegiornali – dice Fiorello -. I bambini per me, siano palestinesi o isrealiani, sono bambini”. 

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