All'amministratore delegato della Rai conferito a Napoli il 'Premio Elsa Morante' per la Comunicazione

“La domanda di informazione, di intrattenimento da parte dei ragazzi era e rimane viva, forse maggiore che in passato. Si tratta per noi di rispondere alla domanda giovanile. Lo dobbiamo fare innanzitutto passando sugli altri media ciò che produciamo. Stiamo facendo una grande trasformazione aziendale per andare in questa direzione. Il servizio pubblico è di tutti i cittadini italiani, quindi anche dei giovani”. Lo ha detto l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes in collegamento con Napoli dove gli è stato conferito il ‘Premio Elsa Morante’ per la Comunicazione.

 “Qualcuno poco fa qui ha sottolineato – ha proseguito Fuortes – che i giovani sono il futuro. Ne avete avuto una proprio sul vostro palco con i ragazzi di ‘Mare Fuori’, una fiction della Rai. La diffusione di quella fiction è avvenuta soprattutto sul canale RaiPlay. Ha superato i 50 milioni di visualizzazioni. La grande diffusione è avvenuta con il passaparola tra i ragazzi su RaiPlay. Bisogna dare risposta al diritto alla cultura che i giovani hanno. Non credo sia vera l’idea che i giovani rispondano di più a un intrattenimento facile, leggero. Recentemente abbiamo programmato in una fascia preserale il primo programma di grande educazione sulla musica colta. È curato da Corrado Augias e sta avendo un grandissimo successo, in particolare nelle classi giovani e più acculturate. Il mio impegno è continuare su quella strada”.

 “Credo che la dittatura dello share nel servizio pubblico sia molto sbagliata -ha evidenziato l’ad della Rai-. Ovviamente quando lo share misura il pubblico a cui si parla è un dato interessante. Il servizio pubblico è per tutti i cittadini, quindi più né raggiunge è meglio è. La Rai con il servizio pubblico tedesco è in Europa quello che ha la maggiore diffusione e ne raggiunge di più. La Rai è leader nel settore dell’informazione in Italia. I programmi culturali quindi non devono rispondere solo allo share. Esiste un piacere della conoscenza. È molto profondo e dobbiamo lavorare su questo. Ritengo che in materia si possa arrivare a risultati molto importanti per il nostro servizio pubblico”.

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