In programma tre concerti il 12, 13 e 20 giugno

Torna sul podio del Teatro alla Scala per la Stagione Sinfonica il Maestro tedesco Cornelius Meister, classe 1980, che il pubblico della Scala ha applaudito nel 2015 alla direzione della prima assoluta dell’opera CO2 di Giorgio Battistelli (regia di Robert Carsen) e nel 2018 per Die Fledermaus di Johann Strauss figlio (regia di Cornelius Obonya).

Il programma dei tre concerti – 12, 13 e 20 giugno – prevede nella prima parte due poemi sinfonici di Richard Strauss, il virtuosistico e sensuale Don Juan e il più cupo Macbeth (nella terza versione), e nella seconda parte la Sinfonia n. 2 in si bem. magg. op. 52 “Lobgesang” di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Il “Canto di lode” (su testi in tedesco tratti dalla Bibbia) fu commissionato a Mendelssohn, che nel 1835 era divenuto direttore del Gewandhaus, dalla Città di Lipsia, all’epoca capitale dell’editoria, in occasione delle celebrazioni per il quattrocentesimo anniversario dell’invenzione della stampa da parte di Gutenberg, avvenimento di portata storica maturato in seno alla civiltà tedesca rinascimentale. La Sinfonia fu eseguita per la prima volta il 25 giugno 1840 nella Chiesa di San Tommaso sotto la direzione dello stesso Mendelssohn. Il compositore vi realizza una fusione ideale tra la forma strumentale e quella vocale con una perfetta adesione della musica al testo.

Le parti vocali sono affidate ai solisti Genia Kühmeier, Martina Janková e Tomislav Mužek, insieme al Coro preparato da Bruno Casoni.

Cornelius Meister – Nato ad Hannover nel 1980 in una famiglia di musicisti, studia pianoforte e direzione d’orchestra alla Hochschule für Musik della sua città; mostra subito, insieme all’orecchio assoluto, uno spiccato talento. Oltre al pianoforte suona il violoncello e il corno. Come direttore si perfeziona al Mozarteum di Salisburgo e a soli 21 anni debutta alla Staatsoper di Amburgo con Die Fledermaus di Johann Strauss. Ancora giovanissimo è invitato – poi regolarmente reinvitato – alla Staatsoper di Monaco, a Dresda, al Theater an der Wien, all’Opera di Copenhagen e all’Opera di Riga, dove dirige le quattro giornate del Ring des Nibelungen. Dal 2005 al 2012 è Generalmusikdirektor a Heidelberg, il più giovane di tutta la Germania, e dal 2010 al 2018 Direttore Principale del Radio-Symphonieorchester Wien. Dal 2017 è Direttore Ospite Principale della Yomiuri Nippon Symphony di Tokyo. Dal 2018 è Generalmusikdirektor a Stoccarda. Tra le orchestre che ha diretto ricordiamo almeno il Concertgebouw di Amsterdam, il Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, l’Orchestre de Paris, la BBC Symphony, la City of Birmingham Symphony Orchestra, l’Accademia di Santa Cecilia, la Tonhalle di Zurigo, l’Ensemble Intercontemporain di Parigi. Collabora regolarmente con l’Orchestra La Scintilla di Zurigo. In campo operistico sono da segnalare Cavalleria rusticana e Pagliacci alla Deutsche Oper di Berlino, La bohème e Die Zauberflöte al Covent Garden, Salome e Tannhäuser a Dresda, Lulu a Monaco, Die Zauberflöte, Carmen e Werther a Zurigo. A Vienna Meister ha diretto Don Giovanni, Le nozze di Figaro, Die Zauberflöte, Arabella, Ariadne auf Naxos e Fidelio alla Staatsoper e Peter Grimes al Theater an der Wien. Ariadne auf Naxos a Glyndebourne e Parsifal ad Anversa (dove ha già diretto Der fliegende Holländer), Lohengrin, La bohème, Tosca, Der Prinz von Homburg, Così fan tutte e Ariadne auf Naxos a Stoccarda. All’inizio di quest‘anno ha debuttato con Don Giovanni al Metropolitan; vi tornerà la prossima stagione per Le nozze di Figaro.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata