"Ho lavorato con il papà Luca Berrettini. Lo rivedo dopo 35 anni", ha rivelato Fiorello
Da Melbourne a Sanremo. Matteo Berrettini sale sul palco dell’Ariston e conquista il pubblico del Festival. “Fino a pochi giorni fa eri in Australia, hai mantenuto la promessa”, gli ha detto Amadeus. “Tu -ha aggiunto- sei abituato a grandi palcoscenici”. “Non hai sentito il battito cardiaco”, gli ha risposto il tennista romano, visibilmente “emozionato” ma anche “felicissimo”. “E’ un palcoscenico diverso, non ho la racchetta e non mi sento tanto a mio agio. Battere i grandi come Nadal? Loro hanno grande esperienza, hanno vinto tantissimo e purtroppo mi hanno battuto, ma ci stiamo provando. Spero di superarli quando ancora sono nel circuito. Con questo pubblico sarebbe stato diverso”, ha aggiunto Berrettini riferendosi all’Australian Open, dove è uscito in semifinale. E sulla sua risposta polemica al pubblico australiano nel match vinto contro Monfils: “E’ importante avere carattere ed essere rispettosi, ma dopo quattro ore e passa di battaglia mi sono sentito di trovare un po’ di energia e cattiveria, mi ha aiutato a vincere la partita”.
“Mi sono voluto sfogare, spero che sia stato apprezzato”, le sue parole accolte dall’applauso del pubblico. E sulla sua fidanzata tennista Ajla Tomljanovic: “Quando ci alleniamo devo farla vincere, altrimenti si litiga ed è un casino”. Poi, la gag con Fiorello. “Adesso che ci sei tu sto meglio, so che con te posso parlare di tennis”, ha scherzato l’azzurro. Immediata la risposta di Fiorello: “E basta con ‘sto bello -ha detto rivolgendosi ad Amadeus che lo elogiava- questo è bravo e poi invecchierà pure lui. Da sex symbol a ex symbol è un attimo, è successo anche a me”. Non è mancata una ‘carrambata’: “Ho lavorato con il papà Luca Berrettini. Lo rivedo dopo 35 anni”, ha rivelato Fiorello. Tutto vero.
“Eravamo in villaggio insieme, lui ha spiccato il volo e noi ancora lì a fare gli animatori”, ha confermato il papà del tennista. “Io me lo ricordo, ora c’è la moglie, quando arrivava lui sembrava Borg”, ha scherzato Fiorello. Infine, l’aneddoto sulla sua passione per il tennis: “Quando ero piccolo, fare tennis costava caro, non era alla portata di tutti. Quando vidi per la prima volta il campo rosso, scoprendo con stupore che era rosso perché la tv era ancora in bianco e nero, dissi a mio padre che volevo fare tennis e mio padre mi rispose: ‘Sì, bello, però devi scegliere: o mangiamo o giochiamo…”.
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