Cannes (Francia), 23 mag. (LaPresse/EFE) – Viene assegnato a ‘Mia Madre’ di Nanni Moretti il premio della Giuria ecumenica del festival di Cannes “per la maestria e per l’indagine elegante e piena di umorismo, sui temi essenziali come i temi luttuosi che la vita ci pone di fronte”. È questa la motivazione della giuria composta da Barbara Lorey de Lacharriere (presidente), Chiara Fortuna, Pasteur Andrew Johnston, Marie-Nicole Courboules, Jolyon Mitchell e Johathan Guibault. Due menzioni speciali vanno a ‘La loi du marché’ di Stephane Brize’ e a ‘Taklub’ di Brillante Mendoza.

Il film ungherese ‘Son of Saul’ di László Nemes, un duro esordio alla regia che racconta una storia all’interno del campo di concentramento di Auschwitz, ha vinto il premio della critica internazionale FIPRESCI come miglior film all’interno del concorso ufficiale del 68esimo festival di Cannes.

Tema principale del film è il lavoro di un comando speciale di prigionieri che erano forzati ad aiutare i nazisti ad eliminare i corpi degli ebrei uccisi nei forni crematori. Nemes ha ingraziato per il riconoscimento ad un film “difficile da fare”, perché ha trovato molta resistenza a raccontare le vite di quei detenuti. È una storia basata su una serie di documenti secretati prima che il Sonderkommando si ribellasse ai nazisti nel 1944.

Insignito del premio FIPRESCI anche l’indiano ‘Masaan’ di Neeraj Ghaywan come miglior film nella sezione ‘Un certain regard’ e l’argentino ‘Paulina (La Patota)’ di Santiago Mitre.

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