Sanremo (Imperia), 15 feb. (LaPresse) – Sereno, senza stress, almeno in apparenza. Il suo atteggiamento è quello di chi pensa: “Tranquilli, non stiamo facendo un’operazione a cuore aperto”. E, come trapela dal suo entourage, è proprio questa la frase che il conduttore ha ripetuto spesso ai componenti del suo staff quando li ha visti agitarsi. E’ Carlo Conti il vero vincitore del 65esimo Festival di Sanremo. Una conduzione quasi d’altri tempi, senza protagonismo e invadenza. Conti ha dato il ritmo alle serate e ha introdotto l’ingresso dei cantanti in gara senza dilungarsi in chiacchiere, mantenendo il ritmo serrato e un’effervescenza pop fino alla fine di tutte le serate, nonostante la durata.

Questo atteggiamento, come sottolineano gli ascolti, con lo share più alto in media degli ultimi dieci anni, è stato apprezzato. Non può essere solo merito del fattore ‘cambio di conduzione’, che da sempre viene premiato dagli spettatori. La verità è che Carlo Conti è stato rassicurante e ha regalato alle puntate una velocità quasi radiofonica, mondo dal quale proviene, senza lasciare spazio alla noia. Presentazioni, interventi e canzoni sono scivolati rapidi uno dopo l’altro. Se negli scorsi anni c’erano spesso lunghi momenti in cui da casa ci si poteva distrarre e fare altro, in questo caso è stato quasi impossibile.

Certo non sono mancati, come da copione, intoppi e gaffe, ma sono stati quasi piacevoli per la tranquillità con cui sono stati affrontati dal conduttore. Niente imbarazzi, niente giustificazioni, niente menzogne: solo un “è stato un errore mio”, quando è capitato, con il sorriso sulle labbra, spiegando esattamente cosa era successo. L’arrivo di Conti alla conduzione del Festival ha avuto un basso profilo. La Rai ha scelto un presentatore di casa e in molti erano scettici sulla riuscita di Sanremo. Ma Conti, già dalla prima serata, ha convinto tutti. E si attende che confermi la sua presenza anche l’anno prossimo.

“Ieri sera alcuni voti sono tornati indietro perchè è successa una cosa inaspettata. Il numero di televotanti è stato decisamente superiore rispetto alle medie degli ultimi anni. Si parla di oltre 700mila voti, tre volte in più degli scorsi anni. C’è stato un meccanismo che ha concentrato il voto negli ultimi 20 minuti in cui si sono concentrati gli stessi voti che nelle 3 ore di gara. Si è creato un imbuto notevole e si è generata una criticità nella gestione dei picchi. Ma ha riguardato tutti i cantanti in gara, statisticamente”. Così il direttore di Rai1 Giancarlo Leone ha commentato nella conferenza stampa finale del Festival di Sanremo il problema di televoto che si è verificato ieri sera.

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