New York (New York, Usa), 28 nov. (LaPresse) – E’ morto l’attore Tony Musante, noto al pubblico italiano come il detective Toma dell’omonima serie tv e per aver lavorato in Italia sotto la guida di Dario Argento, Eriprando Visconti e Giuseppe Patroni Griffi. Aveva 77 anni. Lo riporta l’Hollywood reporter riferendo che l’attore di origine italo-americana è morto martedì scorso al Lenox Hill Hospital di New York dopo un intervento chirurgico. Nella sua carriera, Anthony Peter ‘Tony’ Musante ha interpretato spesso ruoli da duro, sia buono sia cattivo. Agli esordi televisivi per i suoi tratti somatici scuri, ha avuto parti da teppista o personaggi poco raccomandabili.
Una volta approdato sul grande schermo, è chiamato in Italia per recitare in uno spaghetti western ‘Il mercenario’ (1968) sotto la regia di Sergio Corbucci. Ma a consacrarlo al pubblico italiano è stata la pellicola di esordio di Dario Argento ‘L’uccello dalle piume di cristallo’ (1970). Poi è arrivato il successo con ‘Anonimo veneziano’ (1970) di Enrico Maria Salerno, ‘Il caso Pisciotta’ (1972) di Eriprando Visconti e ‘La Gabbia’ (1985) di Giuseppe Patroni Griffi. Musante ha interpretato la parte del killer nel film di Richard Fleischer e John Huston ‘L’ultima fuga’ (1971). Si è aggiudicato una nomination ai premi Emmy del 1975 per il suo ruolo in ‘Medical Story’ sull’Nbc.
Ha recitato nella serie tv ‘Judgment: The Court Martial of Lieutenant William Calley’ dell’Abc diretta da Lee Bernhardi e Stanley Kramer, il ruolo dell’ufficiale dell’esercito che ha progettato il massacro di My Lai, lo sterminio di civili inermi che avvenne durante la guerra in Vietman. La serie tv ‘Toma’ del 1973 ha incontrato forti critiche e sollevato polemiche perché ritenuta eccessivamente violenta. Il telefilm con protagonista Tony Musante dura solo una stagione e il ruolo dopo la sua uscita è stato ereditato da Robert Blake con il nome Baretta.
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