Napoli, 26 nov. (LaPresse) – Una platea d’eccellenza, ieri sera a Napoli, ha seguito al Teatro Acacia la nona edizione del Premio ‘Napoli c’è’, promosso dalla rivista mensile di arte e cultura “l’Espresso napoletano”. La serata di consegna del prestigioso riconoscimento, una scultura realizzata dall’artista Lello Esposito, è stata presentata, come tradizione vuole, da Gino Rivieccio, affiancato da Bruno Mirabile. “‘L’Espresso napoletano’ giunge al tredicesimo anno di vita, il Premio ‘Napoli c’è’ alla nona edizione: numeri di un certo interesse, che stanno a significare un notevole successo nel settore, con pochi precedenti nella nostra città e nella nostra regione, ha detto Rosario Bianco, ideatore e direttore responsabile dell’Espresso napoletano e editore della casa editrice Rogiosi.

Bianco ha proseguito: “L’intento è di fare della rivista un degno biglietto da visita del nostro territorio, promuovendone una conoscenza positiva attraverso le migliori espressioni della sua gente. Ciò non senza difficoltà, per ragioni note a molti, ma anche per altre che ai più sfuggono. Certo tutti siamo consapevoli che fa più ‘audience’ parlar male della nostra terra che rappresentarla ricca di risorse umane e di punti di forza per sperare in una sua vera e degna ripresa. La nostra rivista, tuttavia, procede con sempre maggior vigore, circondata dall’affetto dei lettori, dall’interesse delle principali istituzioni civili, militari, religiose, spesso in una fertile sinergia, ispiratrice di iniziative dai tangibili risultati, validi tasselli del nostro futuro splendore”.

In apertura della manifestazione, si è svolto un importante momento dedicato alla legalità e alla giustizia con un riconoscimento al Generale Carmine Adinolfi, Comandante della Legione Carabinieri Campania che, oltre a ricevere il premio, ha consegnato, in presenza del Presidente del Tribunale Carlo Alemi, una pergamena alla signora Vittoria Iannotti, vedova dell’Appuntato Tiziano Della Ratta, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria. Pergamena consegnata anche a Giuseppe Romano, papà di Lino Romano, vittima bianca della camorra. Momento dedicato alla giustizia che si è concluso con la consegna del Premio Napoli c’è 2013 al Centro Studi Salvo D’Acquisto. A premiare è stato il Generale Adinolfi che ha consegnato il riconoscimento a Calogero Di Carlo e Alessandro D’Acquisto.

Il Premio ‘Napoli c’è’ 2013 è stato infine assegnato al Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti e al dottore Antonio Marfella entrambi premiati dal Cardinale Crescenzio Sepe; all’imprenditrice Dorotea Liguori, presidentessa italiana dell’associazione internazionale Feed The Children premiata dal presidente della Corte d’Appello di Napoli Antonio Buonajuto; al maestro di Judo Giovanni Maddaloni premiato da Giovandomenico Lepore, presidente dell’Osservatorio anticamorra di Scampia che ha ricevuto, a sua volta, da Maddaloni, la cintura nera della legalità; al fondatore della BCC Amedeo Manzo, premiato dal procuratore generale Vittorio Martusciello; al maestro Marcello Aversa premiato dal presidente Vincenzo Galgano; all’artista Monica Sarnelli premiata dal direttore dell”Espresso napoletano’ Rosario Bianco.

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