Milano, 7 mar. (LaPresse) – Le ‘blind audition’, audizioni al buio, sono la vera novità di ‘The Voice of Italy’, il nuovo talent show che debutta stasera in prima serata su Rai2. Protagonista sarà la voce, e non il look dei giovani cantanti in gara, spiegano i quattro coach d’eccezione, Raffaella Carrà, Riccardo Cocciante, Piero Pelù e Noemi.
Nelle prime quattro puntate, infatti, gli ‘allenatori’ sederanno in quatto poltrone, dando le spalle al palco. I cantanti faranno il loro ingresso negli studi Rai Mecenate 2000 nel più assoluto silenzio e interpreteranno dal vivo un successo della musica italiana o internazionale senza che i quattro big possano vederlo. Solo la sua voce, la sua interpretazione, possono convincere i coach a spingere il pulsante rosso che fa comparire la scritta ‘I want you’ per far entrare il cantante nella propria squadra. Solo a quel punto le poltrone si gireranno e il coach potrà vedere a chi appartiene la voce che ha ascoltato. Se più coach scelgono la stessa voce, sarà il cantante a poter scegliere con chi andare e gli ‘allenatori’ dovranno ‘battersi’ per conquistarlo. Se nessuno schiaccia il tasto ‘I want you’, allora al cantante non resta che tornare a casa.
A presentare il programma sarà l’attore Fabio Troiano, affiancato dalla V-reporter Carolina Di Domenico che si terrà in contatto con i fan del programma sul web e sui social network. Negli studi di via Mecenate, nella family room, ci saranno i parenti dei cantanti che seguiranno da vicino la performance.

“Negli altri talent – ha spiegato Riccardo Cocciante nel corso della presentazione del programma negli studi Rai di ai Mecenate – credo che non avrei avuto nessuna chanche di passare, visto il mio fisico. In questo invece si perché mi fido della mia voce e non tanto del mio fisico. Ed è proprio per trasmettere il messaggio che è la voce la cosa più importante per un cantante. che ho deciso di partecipare al programma da coach”. La molla che ha spinto Piero Pelù alla sua prima esperienza televisiva, invece, è il fatto che ‘The Voice of Italy’ è soprattutto “un programma musicale, dove si suona dal vivo e c’è un rapporto con la musica diretto e creativo. Tutto si basa sulla vocalità e sull’interpretazione”. “Se un cantante interpreta un pezzo di Mina – prosegue – noi non vogliamo sentire Mina, ma va fatta a pezzi, masticata e poi interpretata”. Anche il direttore di Rai2 Angelo Teodoli sottolinea che la formula di ‘The Voice’ è innovativa perché “punta alle persone, a differenza di ‘Star Academy’ e ‘X Factor'”.

A difendere l’importanza dell’immagine e della presenza sul palco è Raffaella Carrà, che torna in tv in Italia poi quattro anni di assenza con un programma che “ha emozionato il pubblico di tutto il mondo”. “E’ vero – ammette – che le voci dei cantanti come Cocciante, Vanoni, De Gregori e Renato Zero erano uniche e subito riconoscibili e che adesso è più difficile per un giovane distinguersi”. Per sfondare, però, “bisogna avere la voce ma anche saper stare sul palco è importante”. Raffaella si è anche lanciata in una difesa della musica pop: “Lady Gaga e Shakira sono cantanti eccezionali – ha detto – e sanno stare sul palco in modo straordinario. La musica è tutta bella, quello che può non essere bello sono le canzoni”.

Anche Noemi, salita alla ribalta 5 anni fa grazie a ‘X Factor’ e con una serie di collaborazioni importanti alle come quella in Vasco o Fiorella Mannoia, difende l’importanza dei talent. “Questi studi li conosco bene – dice – e ho un ricordo fresco di come sia stare dall’altra parte. Cercherò di stare vicina ai concorrenti – aggiunge – e di aiutarli perché questo tipo di esperienza è come un’onda anomala”. Nessun timore del confronto con gli altri quattro colleghi, dice Noemi, perché “mi fanno sentire una di loro”.

Dopo le ‘blind audition’, ci saranno tre puntate dedicate alle ‘battle’. I giurati scelgono due artisti da far ‘duellare’ su una stessa canzone. Ad affiancare Raffaella Carrà in questa fase sarà lo special coach Gianni Morandi, con Cocciante ci saranno i Modà, Noemi sarà affianca da Mario Biondi e Piero Pelù da Cristiano Godano dei Marlene Kuntz.
A seguire sei puntate live con tanto di televoto. Gli otto cantanti finalisti di ciascuna squadra canteranno da soli e si esibiranno in veri e propri concerti con il coach e con ospiti nazionali e internazionali.
Nella finale, il 30 maggio, rimarrà un solo cantante per squadra e a decretare il vincitore sarà il pubblico da casa con il televoto. Il vincitore potrà incidere un disco con la Universal.

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