"Con lui partite a pallone a Castel Sant'Angelo"
Il cast della serie cult ‘Boris’ ricorda Mattia Torre. Tra le varie opere che hanno contraddistinto la vita professionale di Mattia Torre, quella che più di tutte ha riscosso il favore del pubblico è sicuramente la celebre serie.
All’interno della kermesse del Tuscia Film Fest, e in collaborazione con la famiglia e gli amici dello sceneggiatore, è nato il premio ‘Mattia Torre’, dedicato agli autori di monologhi e racconti under 35. Le serate conclusive del premio avranno luogo il 3 e 4 ottobre 2025 al Teatro dell’Unione di Viterbo, condotte da Geppi Cucciari.
Alla presentazione del premio è giunta gran parte del cast dello show televisivo, per omaggiare l’amico e collega. I protagonisti di Boris hanno quindi ricordato l’autore: “Mattia Torre è come un mantra, una parola sola. Ogni volta che si sente questo suono si accorre sempre e cambia il battito cardiaco“, racconta, commosso, Pietro Sermonti, che poi aggiunge: “L’idea che al nome di Mattia sia associata la possibilità di scoprire e dare un po’ di denaro a delle giovani autrici o dei giovani autori mi sembra la cosa più naturalmente gentile e deliziosa che assomiglia a Mattia”.
“Noi abbiamo ricordi di grandi partite a pallone sotto Castel Sant’Angelo la sera”, è l’aneddoto che ricorda invece Alessandro Tiberi, protagonista di Boris. Luca Amorosino, a sua volta, racconta: “A Mattia non potevi mai dire di no. Se gli dicevi di no insisteva così tanto da farti incazzare. Diceva ‘Vieni a cena stasera?’, ‘guarda che sono a Napoli’, “Vabbè allora facciamo 21:15′. Per Carlo De Ruggeri, infine, quello che rimane è una “sensazione”, “un dialogo” che resta aperto portando ancora in tournée le sue parole.
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