Berlino (Germania), 5 feb. (LaPresse/AP) – Bruce Willis si confessa: “non sono certo un duro, sono un pappamolle”. Almeno rispetto a uno dei suoi personaggi più iconici, il poliziotto John McClane. Willis si è sentito a casa sua nel presentare a Berlino il film d’azione ‘Die Hard, un buon giorno per morire’, in cui è diretto da John Moore, con Jai Courtney e Amaury Nolasco. Nato in una base militare tedesca della Germania Occidentale, Willis, che ha confessato di cucinare ricette tedesche per la colazione oltre a frittelle di farina di mais per la sua famiglia, dopo aver esordito nella serie televisiva ‘Moonlighting’, è diventato famoso soprattutto come eroe di film d’azione, partendo proprio dalla pellicola Trappola di cristallo della saga ‘Die Hard’.

L’ultimo film, il quinto capitolo della serie, vede John McClane in azione con il figlio (Jai Courteny). Ambientato in Russia e diretto da John Moore esce il 14 febbraio in Italia. La storia raccontata nel film è incentrata sul rapporto padre-figlio; McClane, infatti, non ha mai avuto un vero rapporto con il figlio. Si reca però nell’ex Unione Sovietica per farlo uscire di galera. Pensa che il figlio sia apparentemente andato sulla cattiva strada ma non ha la minima idea che dietro l’arresto del figlio si nasconde un piano terroristico. E i due diventeranno i più ricercati di Russia. Padre e figlio si uniscono così contro i cattivi.

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