Los Angeles (California, Usa), 20 mar. (LaPresse) – George Clooney ha spiegato la sua decisione di farsi arrestare davanti all’ambasciata sudanese a Washington la scorsa settimana: le celebrità fanno più notizia delle crisi umanitarie. Una lezione che ha imparato in tenera età. Arrestato insieme con il padre Nick, giornalista, per disobbedienza civile, George ha detto a ‘Fox news sunday’ che si ricordava di suo padre, di quando scriveva negli anni Settanta e una sua notizia di rilevanza sociale era stata surclassata da una di Liz Taylor. “Ho detto a mio padre: ‘Ricordi quando venivano scalzate le tue storie dalle vicende di Liz Taylor o da quello che succedeva ad Hollywood?’. Lui ha detto di sì e allora abbiamo deciso di andare in onda. ‘Tu sarai il giornalista e io sarò Liz Taylor’. Ha accettato”.
George, quindi, ha cercato con la sua notorietà, di portare l’attenzione sulle contestazioni contro il presidente Omaral-Bashir, accusato di provocare una crisi umanitaria, impedendo agli aiuti alimentari di entrare nella zona delle montagne di Nuba, regione che confina con il Sud Sudan. Ha raccontato che mentre attraversava il paese per filmare le atrocità, un uomo locale gli aveva mostrato una bomba inesplosa. “Eravamo lì in piedi vicino ad un arbusto, lui tira indietro il cespuglio e sotto c’era una bomba”. Poi con un sospiro ha aggiunto: “Eravamo felici di essere usciti da lì”.
Intanto sono trapelati alcuni particolari curiosi sull’arresto del divo. Quando i funzionari lo hanno arrestato insieme con il padre, Clooney ha cercato di farsi passare per Brad Pitt, facendo, una volta salito sul furgone, una serie di battute per confondere le idee. A dirlo a ‘Access Hollywood’ è un’attivista della contestazione, Fred Kramer, arrestato con Clooney, 3 membri del congresso e Martin Luther King III. “E’ stato incredibile – ha detto riferendosi al tempo passato dietro alle sbarre con Clooney – sembrava di stare in conferenza. Abbiamo parlato per due ore su cosa potrebbe fare il governo degli Stati Uniti e del fatto che questo tipo di comportamento non può essere tollerabile ai giorni nostri”.
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