Sono uno dei più imprevedibili fenomeni atmosferici che possono essere rilevanti per i piloti

Si è tornato a parlare di turbolenze sugli aerei dopo che uno di questi fenomeni, martedì mattina su un volo da Londra a Singapore, ha provocato la morte di un passeggero su un volo di linea della Singapore Airlines. Ma cosa sono le turbolenze aeree e quando possono essere pericolose? Il National Weather Service, agenzia del governo federale degli Stati Uniti che si occupa di meteorologia, definisce sul suo sito le turbolenze come “uno dei più imprevedibili tra i fenomeni atmosferici che possono essere rilevanti per i piloti. Sono un movimento irregolare dell’aria causato dalle correnti. Gli effetti possono essere insignificanti come qualche piccolo sobbalzo oppure abbastanza severi da far perdere il controllo dell’aereo o provocare danni strutturali. Le turbolenze sono di solito associate a variazioni del vento oppure temporali“. In generale, spiega l’agenzia, vortici di turbolenza nelle vicinanze degli aerei inducono beccheggi e rollio

L’intensità delle turbolenze

Le turbolenze, spiega il National Weather Service, sono solitamente classificate in una di queste categorie: leggera, moderata, grave o estrema. Il grado è determinato dalla natura dell’agente scatenante e dal grado di stabilità dell’aria. Una turbolenza leggera provoca momentaneamente lievi variazioni di altitudine e/o assetto o un leggero sobbalzo. Gli occupanti dell’aereo possono sentire una leggera tensione sulle cinture di sicurezza. La turbolenza moderata è simile alla turbolenza leggera ma leggermente più intensa. Tuttavia, non c’è perdita di controllo dell’aereo. Gli occupanti sentono una forte tensione contro le cinture di sicurezza e gli oggetti non fissati si staccano. Una forte turbolenza provoca grandi e bruschi cambiamenti di altitudine e/o assetto e, di solito, grandi variazioni della velocità indicata. L’aereo può essere fuori controllo per qualche momento. Gli occupanti dell’aereo sono spinti violentemente contro le loro cinture di sicurezza. In caso di turbolenza estrema, infine, l’aereo viene sballottato violentemente ed è impossibile da controllare. Ci possono essere danni strutturali. 

Le cause delle turbolenze

Ci sono quattro possibili cause di turbolenza, secondo quanto spiega l’Enav (Ente Nazionale Assistenza al Volo) : 

  • Meccanica: È dovuta alla presenza di piccoli ostacoli nelle vicinanze per esempio dell’aerodromo. In questo caso, sottovento al flusso dell’aria, si possono formare dei vortici i quali generano turbolenza.
  • Termale (Convettiva): Generata dai temporali.
  • Turbolenza in Aria Chiara (Cat): generata dall’energia del flusso dell’aria. Si verifica prevalentemente in quota (ca. 6 km) e si presenta quasi sempre in aria priva di nubi. I fenomeni meteorologici associati alla CAT sono: la corrente a getto, o jet stream, una forte corrente in quota concentrata lungo un asse quasi orizzontale, caratterizzata da un forte gradiente del vento; la tropopausa; saccature e depressioni in quota; le onde di montagna.
  • Turbolenza di scia: non è un fenomeno meteorologico, ma gli effetti sui velivoli sonosimili a quelli provocati dalla turbolenza meteorologica.

Quando le turbolenze sono più pericolose

Secondo il National Weather Service le turbolenze possono essere particolarmente pericolose quando associate ai temporali, in quanto possono causare una sollecitazione eccessiva dell’aeromobile o la perdita di controllo della stessa. Le correnti verticali dei temporali possono essere abbastanza forti da spostare un aeromobile verso l’alto o verso il basso in verticale fino a 600-1800 metri. La turbolenza maggiore si verifica in prossimità di correnti d’aria ascendenti e discendenti adiacenti, quando le raffiche possono essere abbastanza forti da far fermare un aereo che vola a velocità di manovra o da paralizzarlo alla velocità di crociera prevista. La massima turbolenza si verifica di solito vicino al livello medio della tempesta, tra i 3.500 e i 6.000 metri, ed è più grave nelle nubi a maggiore sviluppo verticale.

 

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