Un successo storico: la mamma è nata senza l'organo, che ricevuto da una 45enne deceduta per infarto

Per la prima volta, una donna cui era stato trapiantato l'utero di una donatrice morta ha dato alla luce una bambina. Secondo la rivista Lancet, la bimba è nata in perfetta salute nel dicembre 2017, risultato di un trapianto eseguito nel settembre 2016 a San Paolo, in Brasile. Sette mesi dopo la nascita sta bene, pesa 7,2 chilogrammi ed è allattata dalla madre, che è ugualmente in salute, sottolinea l'ospedale della metropoli brasiliana.

È la prima volta che un trapianto di utero da donatrice deceduta porta a una nascita, nonché la prima volta di una nascita da utero trapiantato in America Latina. Il primo trapianto da donatrice in vita è avvenuto nel 2013 in Svezia, poi altre 39 operazioni analoghe sono state realizzate nel mondo; in 11 casi sono seguite delle nascite. Tutti i trapianti con utero prelevato post-mortem, una decina in Stati Uniti, Repubblica Ceca e Turchia, avevano invece portato a fallimenti.

Questo successo, ha dichiarato Dani Ejzenberg, il medico che ha diretto lo studio all'ospedale universitario di San Paolo, "allarga in modo significativo l'accesso al trattamento" e fornisce "una nuova opzione alle donne che soffrono di infertilità di origine uterina".

La donna che ha ricevuto l'utero in Brasile aveva 32 anni ed era nata senza l'organo riproduttivo, affetta da sindrome di Mayer-Rokitansky-Küster-Hauser. L'utero ricevuto proveniva da una 45enne morta per infarto e donatrice anche di altri organi, tra cui cuore, fegato e reni. 

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