Il vicepremier risponde alle domande di Vittorio Oreggia, Nicola Assetta e Chiara Troiano

Torna l'appuntamento con PoliticaPresse. Oggi è il turno del vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, che risponde alle domande del direttore Vittorio Oreggia, del vicedirettore Nicola Assetta e della vicecaposervizio Chiara Troiano.

Dopo il presidente del Parlamento europeo e vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino, la leader di Civica Popolare ed ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin, il capogruppo M5S alla Camera Francesco D'Uva, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il presidente di Confindustria Vincenzo BocciaMaurizio Martina (Pd), il sottosegretario Vito Crimi (M5s), la vicepresidente della Camera Mara Carfagna (Fi), il senatore Matteo Richetti (Pd), la sottosegretaria al Mef Laura Castelli (M5s) il deputato e candidato alle primarie Francesco Boccia (Pd), il capogruppo Pd alla Camera Graziano Delrio, l'ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calendala leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, il senatore espulso dal M5s Gregorio De Falco e il sottosegretario al Lavoro in quota Lega Claudio Durigon, PoliticaPresse riapre le porte della redazione con gli uomini e le donne della politica italiana. L'intervista trasmessa in diretta sul sito e sulla pagina Facebook di LaPresse.

Dl sicurezza – "Non mi irritano le accuse, gli insulti e le minacce che mi arrivano, ma mi arrabbierei se per motivi elettorali qualcuno lunedì in Consiglio dei ministri dicesse no a un decreto Sicurezza che si occupa di spacciatori, delinquenti e anche di sicurezza. Lunedì vado in Cdm e mi aspetto per correttezza e buon senso che si approvi questo testo. Stamattina lavoravo sul decreto Sicurezza, ieri ero a Napoli, dove magistratura e forze dell'ordine fanno benissimo, ma il problema è che ci sono 12mila delinquenti che non sono ancora in galera".

"Mi stupirebbe se qualcuno si opponesse a un decreto Sicurezza che si occupa di droga, Camorra e delinquenza. Ci devono essere dei no motivati, perché senza spiegazioni o alternative non si dicono nemmeno ai bambini di 3 anni". 

Corruzione – "Non credo ai complotti, ci sono 3 persone coinvolte e ho fiducia nella magistratura. Aspetto di sapere se ci sono colpe da parte di queste 3 persone, che conosco personalmente e reputo valide, aspetto un processo o un giudizio".

Iva – "Non esiste aumento dell'Iva che potrà essere approvato dai ministri della Lega. Problema non è tassare ricchi o poveri, quando aumenti le tasse perdi credibilità. Serve uno shock fiscale subito".

Flat tax – "Serve un abbassamento drastico delle tasse, la Flat tax è del 15%, c'è nel contratto di governo e lo hanno firmato anche i Cinquestelle".

Tav – "I no iniziano a essere tanti. No all'Autonomia, no alla Tav, no allo Sblocca cantieri… Con i no l'Italia si ferma e io non voglio governare un Paese fermo".

Sea Watch – "Ho salvate tante vite con una politica della fermezza, se la nave di una ong tedesca che ha preso immigrati in acque libiche e decide di venire in Italia nonostante i divieti  vuol dire che quelli che dicono di voler salvare vite sono delinquenti e trafficanti e un porto in Italia non ce l'hanno".

Social – "Mi piace lo scambio sulla rete, perché posso avere un rapporto diretto anche con sindaci e amministratori locali che in tv non riuscirei ad avere. Riesco a leggere un messaggio su mille, ma è importante. Alcuni emendamenti della Lega sono nati proprio da segnalazioni arrivate dalla rete".

Ue – "Ritengo che i vincoli europei vadano cambiati, non è un diritto ma un dovere. Il debito diminuisce se gli italiani lavorano e se chi crea lavoro paga meno tasse. Se mi impicco al 3% il debito fra 100 anni resta ancora lì".  

Presenze al Viminale – "Di ministri che bivaccavano e mangiavano nei loro uffici senza risolvere un solo problema, ne abbiamo avuti tanti. Se io i problemi li risolvo dal mio ufficio o da Milan Channel, ai cittadini non importa, basta che li risolva. Altrimenti non si capisce perché gli italiani premiano la Lega come primo partito, mica sono diventati tutti scemi". 

Cittadinanza a Ramy e Adam – ulla cittadinanza di Ramy e Adam, i bimbi-eroi di San Donato Milaese, "stiamo aspettando il ministero degli Esteri. Io ho dato il mio ok, sono di parola, poi però ci sono dei percorsi, c'è la Farnesina che sta istruendo la pratica. Se hanno pazienza…". 

Milan – "Il Milan va in Champions? Lo spero, la speranza è l'ultima a morire, anche se abbiamo lasciato tanti di quei punti per strada…Sperem". 

Rai – "Da Fazio non ci vado, è una scelta, rinuncio a 3 milioni di spettatori. Tutti gli altri politici ci vanno. Io ritengo immorale uno stipendio da milioni di euro, pagato da contribuenti italiani per fare ascolti sotto la media di rete, e per fare propaganda di sinistra, ritengo di poter dire in democrazia 'no grazie non vengo', mentre vado da chiunque altro".

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