E sulla guerra in Ucraina, il leader della Lega aggiunge: "Mai permetterò che un missile italiano colpisca in Russia"

“Osservo con rispetto quello che accade in altri Paesi e non giudico. A me pare un processo politico, come tanti ce ne sono stato in Italia negli anni passati, pensiamo a quelli che hanno perseguitato Berlusconi per decenni”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini intervistato a Radio Anch’io su Radio Uno sul tema del processo a Donald Trump, conclusosi con la condanna per l’ex presidente degli Stati Uniti.

“Sceglieranno gli americani col voto. Io spero che vincano i repubblicani e che vinca Trump, perché ogni presidenza democratica è coincisa con guerre a livello mondiale. Detto questo, spero che vinca Trump che avrà una presidenza più equilibrata rispetto alla attuale gestione”, ha aggiunto il leader della Lega.

Ucraina, Salvini: “Mai permetterò che un missile italiano colpisca in Russia”

Cosa spera che dica Tajani oggi al vertice dei ministri degli Esteri rispetto all’idea di colpire le basi russe? “Che l’Italia non è in guerra con la Russia e non è titolata – perché la nostra Costituzione ripudia la guerra – a uccidere, sparare bombardare in Russia”, ha poi sottolineato Salvini. “Fin dall’inizio dell’aggressione abbiamo difeso l’Ucraina con aiuti militari, economici, umanitari. Abbiamo spalancato le parte ai migliaia di donne e bambini ucraini, ma mai permetterò a nome mio e della Lega che un solo missile bombardi o uccida in Russia, perché non voglio lasciare ai miei figli la guerra mondiale alle porte e chi parla con superficialità di attaccare la Russia è un criminale”, ha aggiunto.

Nato, Salvini: “Scioglierla? È fondamentale, troppi parlano a sproposito di guerra”

“Sciogliere la Nato? A sinistra sono nella confusione più totale. Una alleanza difensiva dei Paesi liberi e democratici è fondamentale. Difensiva”, ha poi sottolineato Salvini rispondendo a una domanda sulle parole di Marco Tarquinio. “La Nato non è nata per scatenare la guerra ma per difendere la pace. C’è troppa gente che parla a sproposito di guerra in questo periodo”, ha concluso.

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